Siria, l’Is a Damasco: conquistato campo profughi palestinesi
I jihadisti dello Stato islamico hanno conquistato oggi gran parte del campo profughi palestinese di Yarmuk, alla periferia sud di Damasco, arrivando per la prima volta vicinissimi al cuore del regime siriano. Mentre la Giordania ha chiuso l’ultimo posto di frontiera con la Siria a causa di un attacco sferrato dai ribelli. La notizia della sortita dell’Isis, a pochi chilometri dal centro di Damasco, è arrivata nel giorno in cui invece in Iraq il ministro della Difesa, Khalid al Obeidi, ha salutato come una “magnifica vittoria” contro lo Stato islamico la riconquista ieri di Tikrit. Il primo ministro Haidar al Abadi è arrivato oggi nella città natale di Saddam Hussein, 130 chilometri a nord di Baghdad, strappata all’Isis dopo un’offensiva di un mese che negli ultimi giorni ha visto anche i raid aerei della Coalizione internazionale a guida americana. Per le truppe irachene è un passo fondamentale in vista di un’offensiva per riprendere anche il controllo della provincia di Ninive, di cui Mosul è capoluogo.
L’Is tra i profughi palestinesi
L’Isis controlla vaste porzioni di territorio anche nel Nord della Siria, ma l’attacco portato oggi al campo di Yarmuk è arrivato del tutto inatteso. Secondo testimonianze raccolte dall’ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus), i jihadisti si sono impadroniti di vasti settori nella zona Sud e Sud-Ovest del campo, ma i combattimenti continuavano nel tardo pomeriggio con i miliziani dell’organizzazione palestinese Aknaf Bayt al-Maqdes, che si oppone al regime di Damasco. Le due parti si sono anche scambiate colpi di artiglieria e almeno un civile è morto a causa dei bombardamenti. Anwar Raja, portavoce del Fronte popolare per la liberazione della Palestina-Comando Generale, organizzazione vicina al regime del presidente Bashar al Assad, ha detto all’agenzia Ap che i miliziani dello Stato islamico sono entrati a Yarmuk dal vicino quartiere di Hajar Aswad, dove avevano organizzato da mesi le loro basi. Il campo di Yarmuk, così chiamato anche se si tratta di un vasto quartiere di Damasco, è assediato da due anni dalle truppe lealiste e palestinesi fedeli al regime siriano, mentre all’interno resistono forze ribelli e palestinesi loro alleate. La situazione per i circa 18.000 civili che ancora vivono a Yarmuk è drammatica a causa della scarsità di cibo e di assistenza sanitaria.
Se cade Damasco
Emblematica fu una foto del campo scattata nel gennaio 2014 che fece il giro del web e che ritraeva un fiume di persone ammassate le une sulle altre in coda per un tozzo di pane. I ribelli nel Sud della Siria, intanto, hanno lanciato un attacco per cercare di impadronirsi del posto di frontiera con la Giordania di Nasibi, che già assediano da alcuni mesi, costringendo le truppe governative che vi si trovano a venire rifornite con lanci dagli elicotteri. L’attacco di oggi è cominciato con un bombardamento di mortai su Nasib, a cui hanno fatto seguito intensi combattimenti tra i ribelli e i soldati. La conquista di Nasib da parte dei ribelli consentirebbe loro di controllare praticamente tutta la frontiera con la Giordania, perché già da tempo hanno nelle loro mani il passaggio di Ramtha.