Siriano immigrato rapisce la figlia: condannato a 10 anni
Un siriano è stato condannato a 10 anni di reclusione per sequestro di persona e sottrazione di minore per aver rapito la figlia e averla portata in Siria. È la sentenza pronunciata dal Tribunale di Monza nei confronti del siriano Mohammed Kharat (contumace e che sarebbe nel Paese mediorientale) che nel 2011 ha portato via alla madre e sua ex compagna Alice Rossini la loro bambina di 21 mesi per portarla all’estero, quando la donna lo lasciò. La condanna prevede anche un risarcimento di cinquantamila euro a carico del siriano. Il Tribunale ha inoltre rinviato gli atti alla Procura per valutare il reato di sequestro di persona a scopo di estorsione. I giudici avevano contattato inutilmente le autorità siriane per ottenerne l’estradizione di Kharat nonostante non ci sia un accordo internazionale in tal senso fra le Italia e Siria. “Un piccolo successo, abbiamo ottenuto un precedente che possa impedire ad altri di farsi venire la malsana idea di rapire i figli e portarli all’estero. Adesso mi aspetto qualcosa in più dal Governo italiano che deve prendere atto del fatto che mia figlia sia in giro con un rapitore e non un padre”: così ha commentato la madre, la cui figlioletta è ancora con il padre che l’ha rapita nel 2011 quando aveva 21 mesi. “L’ultima volta che l’ho sentita è stato quando sono andata in Turchia a settembre, sperando di poterla riabbracciare. Abbiamo parlato al telefono, in arabo, mi ha detto che gli mancavo che voleva tornare a casa, ma ovviamente non è accaduto. Sono riuscita ad incontrare lui ma la bimba non c’era. Per l’ennesima volta mia figlia si sarà sentita abbandonata da sua madre”, ha spiegato. “E’ sparito, non si è fatto più sentire, non so dove siano. Ha sempre richiesto soldi e il ritiro delle denunce, questo gli interessa. Mi aspetto anche la condanna per estorsione”, ha concluso. La vicenda della bimba, Emma, è iniziata nel 2011, quando Alice Rossini ha deciso di chiudere la relazione con Kharat. Il siriano, secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, ha lasciato la loro casa di Vimercate (Monza) portandosi via la figlioletta.