Spari al largo della Libia, i testimoni: «Colpi partiti da un motoscafo libico»
Concordano le testimonianze di immigrati e marittimi italiani su quanto avvenuto la notte tra lunedì al largo della Libia: colpi di mitragliatore in aria sono stati esplosi da due dei quattro individui che si trovavano a bordo di un motoscafo di colore grigio militare con due motori fuoribordo, dotato di barra lampeggiante e battente bandiera libica.
Gli spari al largo della Libia
La sparatoria è avvenuta mentre il rimorchiatore italiano Asso 21 era impegnato nelle operazioni di soccorso degli immigrati. Durante il trambusto due persone sono cadute in mare, ma sono state salvate da altri immigranti. I testimoni sono stati sentiti dalla squadra mobile della Questura nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura distrettuale di Catania, dove Asso 21 è arrivato con a bordo 274 disperati.
Identificato lo scafista
La polizia intanto ha identificato il presunto scafista che pilotava il vecchio peschereccio portato via da due degli occupanti del motoscafo battente bandiera Libica e per recuperare il quale i trafficanti di uomini hanno inscenato la sparatoria. Si tratta di un egiziano di 41 anni, Marghali Saber Marghali Ali, fermato per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Dentro un borsone aveva 5mila dollari, 700 euro e due telefoni cellulari. L’uomo, su disposizione della Procura, è stato condotto in carcere.