Sarkozy vuole cambiare il nome del partito. Ed è travolto dalle critiche
Pioggia di critiche su Nicolas Sarkozy, che vuole ribattezzare il partito di centrodestra di cui è presidente, l’Ump, e starebbe pensando a “Républicains”, una sorta di versione francese dei Repubblicani americani. Ipocrisia, appropriazione indebita, filo americanismo, sull’ex presidente – da novembre capo del partito – è piovuto proprio di tutto.
Sarkozy e la voglia di voltare pagina
Se la sigla Ump sembra a tutti obsoleta, copiare un marchio a stelle e strisce fa rabbrividire i francesi. E Brice Hortefeux, suo ex ministro dell’Interno e braccio destro, ha confermato che “Républicains” è “una delle piste” per ribattezzare il partito. Anche i socialisti si ribellano: per un alfiere della sinistra del partito del presidente Hollande, Christian Paul, «la République è un bene comune, non bisogna appropriarsene». Ma anche dentro l’Ump ci sono malumori: «Chi appartiene ad altri partiti non è repubblicano?», si è chiesto Edouard Philippe, sindaco Ump di Le Havre, che si rammarica per il “tono troppo americano” del nome proposto. Secondo gli analisti, il progetto di Sarkozy sarebbe di favorire un partito allargato, dalla destra “dura” ai moderati, sullo stile dei repubblicani americani. Secondo Le Monde cambiando il nome del suo partito, l’ex capo di Stato cerca di voltare pagina dopo due anni di divisioni interne, segnate dalla guerra Cope-Fillon. Non solo, ma l’obiettivo è anche quello di far «dimenticare un acronimo collegato a numerosi casi giudiziari, compreso il caso Bygmalion».