Yemen, è caos totale: i qaedisti conquistanto l’aeroporto del sud
Lo Yemen è nel caos più totale. In queste ore i miliziani qaedisti hanno preso il controllo di uno dei principali aeroporti nel sud del Paese, il Riyan di Mukalla, la quarta città yemenita. I miliziani, riferiscono sia fonti militari che testimoni, hanno conquistato lo scalo dopo un breve conflitto a fuoco con i militari incaricati di proteggerlo.
Yemen, l’avanzata qaedista
Al Qaida aveva già preso il controllo della città all’inzio del mese, liberando una serie di detenuti tra i quali un comandante militare del gruppo. Nasser Baqazouz, un attivista locale, riferisce che i militari hanno opposto una resistenza minima all’assalto dei qaedisti. Non solo: a dimostrazione del fatto che la situazione in Yemen è repentinamente precipitata arriva anche la notizia che l’inviato speciale dell’Onu nel Paese, Jamal Benomar, si è dimesso dopo quattro anni di inutili sforzi per ottenere una transizione politica pacifica. Come ha confermato in queste ore un portavoce del Palazzo di Vetro, Benomar ha «espresso il desiderio di passare ad un altro incarico».
Le dimissioni dell’inviato speciale dell’Onu
Dunque, nel Paese più povero del mondo arabo, diviso tra l’avanzata dei ribelli sciiti e i raid aerei guidati dall’Arabia Saudita, è caos totale, e l’Onu è costretto a farci fattivamente i conti, tanto da annunciare – dopo le dimissioni di Benomar dal Palazzo di Vetro, di cui il segretario generale Ban Ki-moon ha ricordato l’impegno e «gli sforzi instancabili sostenuti e portati avanti» per la pace nello Yemen – che il suo successore sarà nominato «a tempo debito». Un vuoto diplomatico, quello lasciato dalle dimissioni di Benomar – che in precedenza aveva ricoperto incarichi per il Palazzo di Vetro in Iraq e Afghanistan – che alimenta il fuoco delle problematiche e rispetto al quale le Nazioni Unite assicurano una soluzione in tempi brevi, garantendo che «non risparmieranno gli sforzi per rilanciare il processo di pace».