Altra violenza in un campo nomadi a Roma: dalle sassaiole ai cazzotti
Prima gli insulti, poi un pugno in piena faccia, sferrato all’improvviso. Un altro episodio di violenza in un campo nomadi a Roma. Anzi, nel campo di via Salone, uno di quelli al centro delle continue proteste dei residenti. Vittima è stato un vigile urbano, “colpevole” di aver chiesto i documenti durante un controllo. Ne dà notizia RomaToday. Il rom, subito dopo l’aggressione, si è dato alla fuga in un canneto adiacente.
Nel campo nomadi anche le barricate per aiutare il “fuggitivo”
Il vigile, un uomo di 32 anni, è stato ferito allo zigomo e alla guancia, subito trasportato in ospedale. L’aggressore è invece un romeno di 24 anni. Quando è fuggiro, alcuni nomadi del campo gli hanno creato le barricate per impedire l’arrivo di altri agendi della municipale. I vigili sono comunque entrati nell’area puntando al modulo abitativo dell’aggressore dove hanno trovato i due figli – una bambina di appena tre mesi e un altro di tre anni – da soli e senza la madre, arrivata poi una volta giunti i “caschi bianchi” sul posto. I due bambini sono stati affidati a una struttura sociale idonea.
Un’altra aggressione a distanza di poche ore
È l’ennesima violenza che segue dun’altra aggressione che ha visto come vittima un vigile del fuoco 46enne intervenuto sul posto per spegnere un incendio divampato dai rifiuti posti oltre il muro di cinta del campo rom sempre di via di Salone: il pompiere è stato bersaglio di una sassaiola con una pietra che lo ha colpito al volto mentre effettuava le operazioni di rifornimento dell’autocisterna. Il soccorritore è stato poi trasportato al Policlinico Casilino.