L’appello di Berlusconi: «l’astensione è un voto dato alla sinistra»
Intervistato da “Il Giornale” di famiglia, nel giorno del voto, Silvio Berlusconi a tutto campo spiega perchè «Sono rimasto m campo contro questa sinistra che ostacola le imprese e non sa farci uscire dalla crisi economica». Il leader di Forza Italia è dispiaciuto: “Per un anno non ho potuto essere presente sui media ma neppure spostarmi in Italia per incontrare i miei sostenitori. In queste due settimane invece mi sono recato in cinque diverse regioni e ho trovato dovunque una accoglienza calorosa, affettuosa, addirittura commovente”.
“Ovunque ho trovato una accoglienza commovente”
Berlusconi torna sull’addio di Alfano e Fitto, che liquida velocemente: «Meglio così . Se ne sono andati i professionisti della politica che erano saliti sul carro del vincitore quando faceva comodo». Mentre è scettico sulle pontenzialità di Salvini come prossimo leader del centrodestra: «Matteo è felpato nell’abbigliamento ma esuberante nei modi di parlare e di fare. Conto che anche la Lega sarà con noi nel grande progetto di trasformare la maggioranza numerica dei moderati in una maggioranza politica organizzata consapevole del suo ruolo per il governo del Paese».
Alfano e Fitto via solo per tornaconto personale
Infine l’appello al voto: «Dobbiamo convincere coloro che si sono rifugiati nell’astensionismo, che sarebbe un sacrilegio non votare, un atto di masochismo verso se stessi, i propri interessi e il proprio Paese. Gli elettori di sinistra sono indottrinati e vanno sempre a votare in maniera militarizzata. Occorre convincere gli elettorimoderaticheilnonvotareè una colpa grave, l’astensione è addirittura un voto dato alla sinistra».
Berlusconi: “Caldoro ha risolto i disastri di Bassolino”
Ultimo pensiero sul voto più importante, quello in Campania: «Mi vengono i brividi a pensare che il “metodo De Luca per Salemo” possa applicarsi all’intera Campania. Caldoro ha fatto uno straordinario lavoro per risolvere i disastri di Bassolino. Ha risanato la sanità facendola passare da oltre 800 milioni di passivo all’anno a un attivo di 250 milioni. Ha aperto 7 ospedali, ha assunto oltre mille medici. Oggi che la Regione ha finalmente basi finanziarie solide si deve continuare col buongoverno e nontornare alle spese inconsulte».