Caldoro: “con la vittoria di De Luca ci sarebbe il caos istituzionale”
“Come chiederemo ai cittadini di rispettare la legge?” Chiami Stefano Caldoro e ti aspetti che abbia l’umore alle stelle. L’umore di un candidato che sente di avere ormai la vittoria in tasca perché il suo avversario, Vincenzo De Luca, è stato azzoppato da una sentenza della Cassazione che renderà ancora più problematica la sua eleggibilità. E invece non canta vittoria. Caldoro, «sono triste», racconta Amedeo Lamattina su “La Stampa”.
È un caso unico al mondo, un brutto esempio
«Guardi – dice il governatore uscente sotto le bandiere del centrodestra – mi creda, m me non c’è alcuna allegria o soddisfazione per questa vicenda. Anzi sono triste e deluso perché abbiamo fatto tanto per dare alla Campania un’immagine diversa in termini di legalità e di conti in ordine nella sanità. L’Istat sostiene che siano una Regione virtuosa, in controtendenza per quanto riguarda il parametro dell’occupazione giovanile. E invece la vicenda De Luca apre un vulnus enorme: se vincesse, ci sarebbe il caos istituzionale. È un caso unico al mondo, è brutto esempio – dice Caldoro – soprattutto in una Regione come la Campania. Che esempio diamo al cittadino al quale chiediamo tutti i giorni il rispetto della legge?».
Esempio pessimo per i cittadini: De Luca impresentabile
Caldoro mantiene uno stile istituzionale, sottolinea che non si può votare un candidato che il giorno dopo non può fare il presidente. Ma anche questo è un modo di fare campagna elettorale da parte di un esponente di Fi che Renzi stima. Anzi, in molti sostengono che il premier spera che sia lui a vincere. Anche perché gli eviterebbe di dover affrontare una enorme rogna in caso di vittoria di De Luca. Comunque, se Caldoro fa finta di non esultare, attorno a lui l’umore è alle stelle. L’esplosione del caso De Luca, di cui parlano tutti media locali, nazionali e internazionali (è finito pure sul Financial Times) per loro è una manna dal cielo. «Quel 3% di vantaggio per De Luca ora verrà assorbito», dicono nel quartier generale di Caldoro.