Pugno duro di Cameron: “basta soldi pubblici agli immigrati”

22 Mag 2015 7:17 - di Redazione

David Cameron ha scelto di svelare il giro di vite del governo contro l’immigrazione proprio nel giorno in cui nuovi dati mostrano un sensibile aumento del numero di migranti arrivati nel Regno Unito. E certo non è una coincidenza”, scrive Alessandra Rizzo su “La Stampa”.

I Tories senza paura sfidano il politicamente corretto

“Il primo ministro britannico, appena rieletto alla guida di un esecutivo conservatore che del taglio all’immigrazione ha fatto uno dei suoi cavalli di battaglia, mette da parte l’imbarazzo” e tira dritto: «Non cederemo», dice. I numeri Secondo l’ufficio nazionale di statistica nel 2014 l’immigrazione netta, cioè il saldo tra chi è entrato nel Paese e chi è partito, è di 318.000 persone. È il saldo più alto da un decennio a questa parte, ben lontano dalla soglia delle 100.000 unità promessa da Cameron. In totale, sono arrivate 641.000 persone, di cui circa la metà dall’Unione Europea, e ne sono partite 323.000.

Obiettivo: basta welfare gratuito a tutti gli immigrati

“Al centro del pacchetto c’è la proposta del sequestro di polizia delle paghe in nero dei migranti: saranno di fatto equiparate ai ricavi provenienti dalle attività criminali. Si prevede inoltre di inasprire le norme per l’espulsione dei lavoratori clandestini. Il diritto di appello sarebbe loro garantito non in Gran Bretagna ma una volta rientrati nel paese d’origine. Nella legislatura precedente, le misure erano state bloccate dai partner di governo liberaldemocratici. Adesso che i Tories hanno la maggioranza assoluta in Parlamento, il pacchetto sarà parte del Queen’s Speech del 27 maggio, con cui la Regina illustrerà al Parlamento il programma di governo”. David Cameron spinge in direzione anti UE, ma soprattutto prosegue la sua sfida nel taglio del welfare, molto generoso in UK, specialmente nei confronti degli immigrati “comunitari”, un altro dei motivi che potrebbe portare nei prossimi mesi Londra a uscire dall’Unione Europea, tema ormai popolare in Gran Bretagna.

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