Ecco il “piano Cameron”: confiscare i salari e i conti correnti dei clandestini
Su “Libero”, il direttore Maurizio Belpietro ci racconta il piano Cameron contro l’immigrazione: qualcosa di più a destra di Salvini, se pensiamo al dibattito italiano. E anche il dibattito in UK è certamente diverso rispetto a quello italiano: buonismo e politicamente corretto sono ormai bandi: “sulle prime pagine dei principali quotidiani inglesi, era riportato il piano del primo ministro David Cameron, il quale, dopo aver vinto le elezioni, ha messo al primo posto della sua azione di governo le limitazioni all’immigrazione”.
Stop buonismo e politicamente corretto: Cameron fa sul serio
“Il leader conservatore alla guida di un Paese che da sempre ospita molti stranieri vuole colpire economicamente e penalmente chi entra in Gran Bretagna per lavorare senza essere invitato. Secondo la stampa britannica, Cameron ne parlerà la prossima settimana con la Regina, ma è nelle sue intenzioni confiscare i salari dei lavoratori senza permesso, ordinando a banche e money transfer di fornire tutte le informazioni di cui dispongono su conti e trasferimenti di denaro dei lavoratori illegali. Da quanto è dato capire, le misure potrebbero essere simili a quelle usate contro le organizzazioni criminali che operano nel traffico di stupefacenti. Ovviamente, chiunque sarà considerato illegalmente presente sul territorio inglese sarà espulso”.
I clandestini trattati come i mafiosi
“Non solo. Gli uffici del lavoro informeranno le aziende quando il visto di soggiorno dei loro dipendenti starà per scadere, cosicché le imprese non avranno scuse per continuare ad impiegarli. Una nuova agenzia per il lavoro vigilerà poi sui peggiori casi di sfruttamento. Insomma, la Gran Bretagna vuole dichiarare tolleranza zero nei confronti del lavoro illegale, perché, come ha spiegato Cameron, «un’immigrazione incontrollata può danneggiare il nostro mercato del lavoro e far scendere i salari. Molta gente infatti entra legalmente nel Regno Unito per poi rimanervi illegalmente. Per questo rafforzeremo le espulsioni». Chiaro il concetto?”, si chiede Belpietro.
In Italia non si vuole risolvere il problema
Sbarcare in Inghilterra senza i requisiti per trovarsi un lavoro sarà considerato un reato e come tale perseguito. Da noi no. Da noi arrivare senza documenti, approfittare del sistema di welfare italiano e poi cercare di sbarcare il lunario in qualche modo, anche con degli espedienti, è considerata un’attenuante, quasi una dimostrazione di buona volontà, che merita di essere incoraggiata se non addirittura sostenuta. È il mondo alla rovescia.