Un cinghiale uccide un pensionato, gli animalisti Lav: l’uomo se l’è cercata
La notizia ha dell’inverosimile e ha fatto subito il giro web. Un uomo è stato ucciso da un cinghiale e gli animalisti hanno difeso il mammifero: «Il pensionato se l’è cercata». La storia risale alla scorsa settimana quando Severo Zatti, meccanico in pensione di Iseo, è morto dissanguato dopo essere stato aggredito e ferito alla coscia da un cinghiale. L’animale da tempo gli danneggiava l’orto e il pensionato esasperato aveva cercato di abbatterlo a colpi di fucile. Ma nonostante le ferite riportate il cinghiale ha caricato ripetutamente l’uomo che non è riuscito a chiedere aiuto ed è morto dissanguato nel terreno della sua cascina.
La Lav in difesa del cinghiale
Ora come si legge sul Corriere della Sera la Lega antivisezione si è schierata a favore del cinghiale. «Quel signore sapeva a cosa andava incontro. È come – ha detto Massimo Vitturi, responsabile settore Fauna selvatica della Lav – attraversare con il semaforo rosso». Poi, però imbarazzato ha corretto il tiro e ha detto: «Certo, mi dispiace che quel signore sia morto…». Dal canto suo, la referente bresciana della Lav, Laura Amoruso ha spiegato che «il cinghiale, se non ha i piccoli, non è pericoloso e non attacca». Secondo l’associazione proprio i cinghiali «sono vittime del mondo venatorio che li ha reintrodotti in zone dove non c’erano. Spesso sono comprati nell’Est Europa perché sono più grandi».