Controllare le coste libiche: l’unico modo per fermare i migranti
“Poco o nulla”. Non le manda a dire un come al solito attento Carlo Jean dalle colonne de “Il Messaggero”. La riunione di ieri del Consiglio dei Ministeri Europei di Esteri e Difesa si è risolto in un nulla di fatto. “La Francia respinge i migranti che provengono dall’Italia” e su tutto “la limitazione e la gestione degli immigrati non sembra avere soluzione nè politica nè militare”.
In Europa non c’è soluzione politica e militare contro immigrazione
L’Europa è divisa – scrive Jean – e difficilmente si troverà un accordo al prossimo incontro. Al massimo “un compromesso al ribasso”. L’ennesimo. “Le immigrazioni selvagge cesseranno solo con la stabilizzazione dell’Africa”. Bisogna ricreare quelle barriere – venute meno con “le primavere arabe” – che “respingevano i migranti nel deserto”.
La soluzione sarà inevitabile: occupare la Libia
La tesi di Jean è preoccupante: “A Tripoli!” si sarebbe detto una volta. Ma al di là delle rievocazioni storiche, si arriverà a un punto in cui le opinioni pubbliche occidentali costringeranno i governi – ONU o non ONU, UE o non UE – a “occupare le coste della Libia”.