Dategli una cetra, ormai Marino parla come Nerone: «I romani mi amano»
Ignazio Marino ne è convinto: «I romani mi amano». Lo dice in un’intervista a La Stampa di Torino. Perché solo a un quotidiano del N0rd si possono raccontare tante corbellerie tutte insieme, senza essere spernacchiati. Il sindaco di Roma più criticato della storia repubblicana, ne spara una più grossa dell’altra. «Un romano su due mi voterebbe in un momento in cui io sto veramente cambiando la cultura. Il gradimento è al 49%», dice nella video-intervista al giornalista che gli chiede perché il suo gradimento sia così basso, secondo i sondaggi, rispetto ad altri sindaci. «Poi -ha aggiunto Marino- una città che era un po’ più abituata al medico di famiglia amico che ti fa il certificato medico, al vigile che chiude un occhio, improvvisamente si è trovata di fronte ad un’amministrazione che dice “No, servono le regole, con le regole vivremo meglio tutti”. Questa città si trova a cambiare improvvisamente e il cambiamento preoccupa».
Marino: «I romani entusiasti della pedonalizzazione dei Fori»
L’ex chirurgo genovese racconta un altro film anche riguardo alla tanto contestata pedonalizzazione: «I Fori Imperiali, con gli spettacoli al Foro di Augusto e al Foro di Cesare di Piero Angela, dimostrano che con la cultura di può fare anche profitto. Abbiamo questa meravigliosa illuminazione notturna disegnata dal premio Oscar Vittorio Storaro. All’inizio dicevo che la decisione di chiudere al traffico i Fori Imperiali era molto popolare all’estero e molto impopolare a Roma. Oggi posso dire che è popolare anche a Roma». Basta leggersi questa lettera di una giornalista che passava da quelle parti per capire che l’iniziativa è stata invece un clamoroso flop.
Forza Italia: «Marino è fuori dalla realtà»
«Marino ha una concezione personalissima e fuori dalla realtà non solo di come si amministra la Capitale d’Italia ma anche dei numeri del consenso, o meglio del dissenso, dei romani nei suoi confronti». Lo dichiara in una nota la deputata di Forza Italia Annagrazia Calabria. «Nel tentativo di spiegare come sia riuscito a perdere quel consenso che lo ha portato ad essere eletto, dal sindaco non arriva, infatti, nemmeno una parola di autocritica: sono i cittadini che non lo capiscono. E in parte è vero – prosegue Calabria -, perché nessuno comprende la sua politica di aumenti smodati di tasse e tariffe, le pedonalizzazioni selvagge, le proposte fantasiose sue e dei membri della sua giunta, le gaffe continue, il degrado e i disservizi cronici a cui la sua amministrazione ha condannato Roma. In tutto questo, Marino si dice anche vicino al Pd, chissà il Pd cosa ne pensa…».