Fiamme, negozi distrutti e voli sospesi: il terrore all’aeroporto di Fiumicino

7 Mag 2015 10:10 - di Giorgia Castelli

Paura, fiamme e fumo all‘aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino. Coinvolta un’area di mille metri quadrati, tantissimi i negozi completamente distrutti e anche alcune cabine di controllo passaporti. I pompieri hanno estratto tre persone che erano all’interno e che sono rimaste lievemente intossicate dal fumo.  È il primo bilancio dell’incendio di vaste proporzioni che si è sviluppato nella notte al terminal t3 dei voli internazionali. E per ore i vigili del fuoco sono stati impegnati per domare il rogo. È stata subito aperta un’indagine per stabilire l’origine dell’incendio.

Aeroporto di Fiumicino,  le fiamme partite da un quadro elettrico

Secondo gli investigatori l’incendio sarebbe partito da un quadro elettrico all’interno del terminal 3, le fiamme si sarebbero poi propagate lungo i collegamenti elettrici facendo scattare l’allarme antincendio che avrebbe funzionato correttamente senza però poter spegnere le fiamme ormai troppo alte. In un primo momento era stato ipotizzato che l’incendio fosse divampato da un deposito bagagli. Ipotesi subito accantonata. Il deposito bagagli del terminal 3, infatti, situato al piano sottostante i negozi, non è stato interessato dall’incendio ed è perciò escluso che le fiamme possano essersi sprigionate da lì. Diversi locali, non solo di natura commerciale, nell’area transiti della zona partenze, sono andati distrutti dall’incendio. «Siamo intervenuti intorno alla mezzanotte e quindici con l’apporto di 17 squadre e 50 uomini nell’area terminal 3 al piano -1», hanno detto fonti operative dei vigili del fuoco in azione. Fonti autorevoli dell’aeroporto di Fiumicino hanno poi escluso che l’incendio scoppiato abbia avuto origine dolose. Le stesse fonti hanno sottolineato che le fiamme sarebbero partite dalla cucina di un punto di ristoro ubicato nella galleria commerciale all’interno della sala transiti del terminal 3.

Indaga la procura di Civitavecchia

La procura di Civitavecchia, le cui competenze comprendono anche lo scalo di Fiumicino, attende dalla polizia giudiziaria i primi risultati degli accertamenti. Successivamente gli inquirenti decideranno se e come procedere sull’episodio. Le operazioni, all’aeroporto di Fiumicino, sono coordinate direttamente dal comandante provinciale dei vigili del fuoco Marco Ghimenti. Successivamente saranno necessarie delle verifiche statiche sulla stabilità e ambientali.

L’aeroporto è stato subito chiuso

Arrivi e partenze internazionali sono stati sospesi.  L’aeroporto internazionale è stato subito chiuso. Solo tredici voli extra Schengen in arrivo sono stati autorizzati all’atterraggio. Visibile da alcuni chilometri la colonna di fumo. L’Enac ha invitato i passeggeri a non recarsi in aeroporto e a contattare le compagnie di riferimento e ha attivato la propria Sala Crisi per seguire l’emergenza. Grossi disagi alla viabilità in tutta l’area circostante l’aeroporto, con chilometri di auto in fila tra Ostia e Fiumicino. Le autostrade sono tate chiuse. Lo ha riferito la Polizia stradale, che ha “isolato” lo scalo. Interessate in particolare la Roma-Fiumicino, in direzione aeroporto, e lo svincolo della Roma-Civitavecchia. Anche il traffico ferroviario è stato sospeso dalle 4.40.

La testimonianza

«Abbiamo visto una colonna di fumo altissima e poi siamo usciti per capire cosa stava succedendo». Queste le parole di uno degli operatori dell’aeroporto di Fiumicino, al lavoro proprio mentre divampava l’incendio al terminal 3. «Quando ci siamo accorti del fumo –racconta – era mezzanotte ed il terminal era già bloccato, così come il 2. Fuori c’erano polizia, vigili del fuoco e una quarantina di passeggeri. C’era una nebbia fittissima. Secondo quanto ci hanno raccontato, le fiamme si sarebbero sviluppate da un ristorante del Terminal 3».

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