Fitto: a giugno nuovo partito. Berlusconi: irrilevante come Alfano
Dopo Area popolare di Alfano, arrivano i Conservatori Riformisti di Raffaele Fitto. È l’ennesimo tentativo di dar vita a un movimento moderato di centrodestra senza più riconoscere la leadership di Silvio Berlusconi. Movimenti interni all’area dei moderati per costruire il “dopo- Silvio”. Un dopo sempre più vicino giacché anche Berlusconi si è detto intenzionato a passare la mano: non con le primarie, però, ma puntando su un nuovo leader carismatico. Fitto va però avanti per la sua strada e ha incontrato oggi i vertici del gruppo Conservatore e Riformista europeo, Syed Kamall e Geoffrey Van Orden. Un incontro utile per fissare le coordinate del nuovo movimento che intende lanciare a giugno (e che ha ricevuto l’adesione di dodici senatori: Bonfrisco, Bruni, D’Ambrosio Lettieri, Di Maggio, Falanga, Liuzzi, Longo, Milo, Pagnoncelli, Perrone, Tarquinio, Zizza). Un movimento che secondo Fitto e i suoi può puntare, addirittura, ad attrarre le simpatie di nove milioni di elettori.
Berlusconi: Fitto e Alfano irrilevanti
Nel centrodestra, nonostante l’appuntamento delle regionali alle porte, le polemiche interne non mancano. In un’intervista a Chi rilanciata dalle agenzie Berlusconi difende il suo progetto di un nuovo partito repubblicano e accusa Fini, Alfano e Fitto di avere scelto piccoli partitini di cui essere leader condannandosi all’irrilevanza politica. Fitto è ovviamente convinto del contrario: “Il nostro obiettivo – spiega a Montecitorio concludendo l’incontro con Kamall e Van Orden – è avere regole chiare e precise. Perché le leadership sono fondamentali, ma non possono travolgere una esperienza politica. Noi abbiamo bisogno di un partito con delle regole. Noi non vogliamo più guardare la politica italiana con lo specchietto retrovisore, vogliamo avere il coraggio di guardare avanti”. E non ha intenzione di replicare a Berlusconi: “Berlusconi cerca una polemica inutile e mi attacca da giorni. Noi siamo qui per costruire il futuro del centrodestra. Per questo dico basta alle risse e non replico”.
Alfano polemizza con la Lega
Angelino Alfano invece non rinuncia a polemizzare con la Lega: “Salvini nei miei confronti – dice in un’intervista al Gazzettino – ha una forma monomaniacale di fissazione. Il motivo è ovvio: lui vuole che il dopo Berlusconi sia l’estremismo di destra. Noi, invece, sosteniamo che i moderati sono la maggioranza e che i moderati non possano essere riuniti da un estremista come lui. Salvini replica su Facebook: “Anche oggi l’incapace Alfano mi insulta. Ha ragione. Io sono “fissato” con la Sicurezza, lui è fissato alla poltrona”.