Germanwings, Lubitz provò a cambiare rotta prima dello schianto
Novantatré secondi prima dell’impatto, Lubitz tentò di cambiare la rotta dell’Airbus: una manovra manuale che però non riuscì, perché il pilota automatico restò in funzione. Lo scrive Bild, citando il rapporto Bea sul disastro Germanwings. «È possibile che Lubitz abbia avuto paura della morte? Voleva evitare l’impatto?», scrive il tabloid. Forse l’autore della strage costata la vita alle 150 persone a bordo del velivolo, avrebbe avuto una sorta di ripensamento. Ma ormai era troppo tardi per evitare lo schianto sulle Alpi francesi.
Lubitz aveva provato la manovra all’andata
Altri sconcertanti dettagli sono emersi dalle indagini sul drammatico incidente progettato da Lubitz. Sempre a quanto ha riportato in un altro articolo il tabloid tedesco, l’incidente era un progetto studiato in ogni minimo particolare: il pilota aveva già provato all’andata la manovra di discesa a bassa quota. Il giornale ha citato il rapporto degli inquirenti francesi della Bea (l’autorità per la sicurezza al volo di Parigi) in cui si parla di una «discesa priva di alcuna giustificazione dal punto di vista aeronautico». Nel volo di andata «il controllo aereo ha chiesto una discesa di quota, ma poco prima il capitano era uscito, e il copilota ha quindi manipolato i tasti del pilota automatico facendo il gesto che poi ripeterà al ritorno», ha spiegato un responsabile del Bea, dicendo che in quell’occasione «nessuno sospettò nulla». Questa manovra non sarebbe stata notata da nessuno anche perché comunque Lubitz corresse nuovamente la quota, dopo essere sceso fino a 25mila piedi, prima del rientro del comandante. È quella stessa discesa che fu invece effettuata realmente qualche ora dopo, sulla rotta inversa, che portava i passeggeri da Barcellona a Duesseldorf. Solo che stavolta il ventottenne non permise al pilota di rientrare in cabina, riuscendo così a provocare lo schianto dell’aereo.