L’allarme di un dissidente: gli Hacker di Pyongyang possono uccidere

29 Mag 2015 12:09 - di Martino Della Costa

Hacker militari: sarebbe questa l’ultima arma segreta in mano al dittatore nordcoreano Kim Jong un. Un’arma letale, micidiale, un asso nella manica, quello dei pirati informatici, in grado di sferrare attacchi che possono distruggere infrastrutture chiave e anche uccidere: ne è convinto Kim Heung-Kwang, un professore universitario che ha insegnato informatica al Hamheung Computer Technology University per 20 anni prima di fuggire dal Paese nel 2004.

Hacker, un’arma letale

In una intervista esclusiva alla Bbc, Kim Heung-Kwang ha detto che la Corea del Nord ha circa 6000 hacker militari: molti dei suoi ex studenti formano oggi la nota unità di hackeraggio del Paese, denominata Bureau 121, che opererebbe dalla Cina e sarebbe responsabile di numerosi attacchi. Molti dei quali, secondo indiscrezioni, sarebbero stati rivolti contro le infrastrutture della Corea del Sud, come impianti elettrici e banche. A sostegno della sua teoria, nel corso dell’intervista in cui ha lanciato l’allarme sicurezza, il professore ha anche detto di avere contatti regolari con persone di alto livello nel Paese che hanno una conoscenza diretta delle cyberoperazioni dell’apparato militare nordcoreano.

I cyberattacchi

«Le dimensioni dell’agenzia per i cyberattacchi sono aumentate notevolmente – ha detto il professore – e adesso dispone addirittura di un organico di circa 6.000 persone». Di più: secondo il professor Kim, tra il 10% e il 20% del budget militare del regime viene speso per operazioni online. «La Corea del Nord tormenta altri Paesi per dimostrare che ha capacità cyberbelliche – ha aggiunto Kim –. I loro cyberattacchi potrebbero avere impatti simili agli attacchi militari, che uccidono e distruggono città». E così, dopo le notizie sul plotone d’esecuzione perennemente al lavoro, sui ladri di riso mandati al patibolo, sugli orrori dei lager e la follia dei campi di rieducazione dove si vive tra stenti e lavori forzati, questa dei cyberattacchi potenziati al livello di arma di distruzione è solo l’ultima, inquietante rivelazione che coinvolge l’efferato regime di Pyongyang e il suo dispotico – e imprevedibile – leader…

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