Libertà per il feritore senegalese del carabiniere : centrodestra all’attacco
Non si placano le polemiche sul ferimento di un carabiniere ieri a Genova durante un controllo su un 31enne senegalese. A riaccendere lo sdegno del centrodestra la decisione di concedergli gli arresti domiciliari nel processo per direttissima mentre il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha rintuzzato le accuse rivolte al governo dal candidato del centrodestra in Liguria Giovanni Toti di non avere dispiegato nella Regione i militari nell’ambito dell’operazione Strade sicure. «Quando torneremo al governo, e ci torneremo ve lo assicuro, porteremo un clima di maggiore rispetto per chi indossa la divisa», ha incalzato il leader del Carroccio Matteo Salvini. L’aggressore, di 31 anni, lavora come operaio edile in una ditta del centro storico cittadino, è accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni aggravate. L’uomo ha detto di avere avuto paura quando è stato fermato perché i due militari erano in borghese e di non aver capito che lo stavano controllando.
Meloni: «Ma come funziona la giustizia italiana?»
Secondo quanto ricostruito, il militare in servizio presso la stazione di San Teodoro Scali, sarebbe stato colpito alla bocca, all’addome, alla spalla e agli arti con un cacciavite e mentre il suo compagno ha riportato contusioni. Dopo aver invocato a più riprese lo stop all’immigrazione clandestina ieri, oggi il centrodestra polemizza con la concessione degli arresti domiciliari. «Ferisce carabiniere con cacciavite. Meno di 24 ore ed è fuori di galera ai domiciliari. Ma come funziona la giustizia italiana? Senza parole», ha scritto su Twitter il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni mentre Toti ha definito il tutto «assurdo e vergognoso. Chi sbaglia deve pagare. Vogliamo più sicurezza per i cittadini e certezza della pena». Per l’ex ministro della Difesa, Ignazio la Russa «non bastano pochi presidii fissi. Per garantire maggiore sicurezza a Genova e ai genovesi – precisa l’esponente di Fratelli d’Italia – occorre tornare ai pattugliamenti a piedi di militari e Forze dell’ordine”.