Lupi al centrodestra: «Uniamoci contro il partito della nazione di Renzi»

28 Mag 2015 12:27 - di Redazione

«Gli avversari ideali per Renzi sono Salvini o Grillo, non credibili come leader di governo. Per questo tutti assieme, Berlusconi compreso, dovremmo impedire la nascita di un Partito della Nazione omnicomprensivo». A dirlo è il capogruppo di Ap alla Camera Maurizio Lupi, intervistato dal Corriere della Sera, che torna sulle parole di Nunzia De Girolamo, secondo cui dopo le regionali Ap dovrebbe lasciare il governo, e sottolinea: «Usciremo quando sarà compiuta la missione di cambiare il Paese. E diventeremo l’alternativa a Renzi». Se al centrodestra serve un leader? «Piuttosto che aspettare un leader, – dice l’ex ministro dei Trasporti – si dovrebbe smettere di parlare di tradimenti come fa Berlusconi, e partire da un programma comune. Noi – continua Lupi – abbiamo cominciato condizionando l’azione di governo, e rifuggendo i populismi». Il capogruppo riflette poi sugli equilibri di governo dopo le regionali: «Se avranno successo, ad esempio, Stefano Caldoro in Campania, Claudio Ricci in Umbria e Giovanni Toti in Liguria, il governo ne uscirà rafforzato. Sarebbe un altro segnale che il governo non è un monocolore Pd, aumenterebbe il nostro peso e quello delle nostre battaglie liberali».

 

Matteoli: lavoriamo a un progetto con la Lega

Non la pensa esattamente come Lupi, il senatore di Forza Italia Altero Matteoli, secondo cui “con la legge elettorale che è stata approvata, o noi riusciamo a tornare insieme, oppure bisogna lasciare il governo di questo paese per vent’anni in mano a Renzi”. Per Matteoli, “subito dopo le elezioni regionali dobbiamo metterci intorno a un tavolo anche con la Lega, perché Berlusconi vuole rimettere insieme tutto il centrodestra”. Il senatore ha parlato a margine di una iniziativa sul turismo a Firenze: «Certamente è una Lega diversa da quella guidata da Bossi, che al nord faceva un certo ragionamento su Roma ladrona, ma poi a Roma era sempre disponibile a dare i voti per la governabilità. Salvini mi pare meno propenso: vuole portare più voti possibile alla Lega senza poi sapere cosa farne. Noi vogliamo invece che i partiti di centrodestra si coalizzino per tornare a governare il Paese, su questo bisogna lavorarci».

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