Mafia Capitale, il legale di Carminati: «Arriveranno nuovi arresti»
«Un processo a porte aperte». A chiederlo è stato l’avvocato Giosuè Bruno Naso, difensore di Massimo Carminati, nel corso di una intervista a Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano.
La richiesta di «un processo a porte aperte»
«Farò di tutto – ha aggiunto il difensore dell’uomo considerato il dominus di Mafia Capitale – perché voi della stampa siate presenti al processo di Carminati. Farò di tutto perché la pubblica opinione sia fedelmente informata di quello che avverrà nel processo, perché dovrà conoscere, ad esempio, il contenuto di alcune intercettazioni telefoniche o ambientali per rendersi conto se i concetti, il linguaggio, i propositi e le interlocuzioni siano appunto riconoscibili come esplicativi di una realtà mafiosa». «Chiedo un processo a porte aperte e mi auguro che l’attenzione della stampa verso il processo si mantenga viva», ha aggiunto Naso.
Su Mafia Capitale «una strumentalizzazione mediatica»
Secondo l’avvocato parte delle accuse rivolte a Carminati è stata ingigantita. «L’ingigantimento del processo – ha detto Naso – è un dato di fatto del quale sono assolutamente convinto, emergerà quando tratteremo il processo nella sua fase dibattimentale. La ragione di questa forzatura, che è una sorta di doping al quale la vicenda processuale è stata sottoposta, nasce da una serie di motivi, taluni contingenti e taluni di natura culturale». Secondo l’avvocato, infatti, «c’è stata una strumentalizzazione mediatica per colpire la pubblica opinione». Ma, secondo il legale, l’inchiesta riserverà ancora sorprese: «Arriveranno nuovi arresti, questo – ha chiarito – è quel che si dice anche nei corridoi di Palazzo di Giustizia. Dovremmo essere alla soglia di una iniziativa conclusiva. Ora dovranno decidere se processare gli indagati con rito immediato, ma per questo i tempi sono ristrettissimi: se vogliono fare l’immediato ci deve essere l’emissione del decreto».