Maradona a giudizio per diffamazione: disse che Equitalia lo perseguitava
Nuovi guai giudiziari per Diego Armando Maradona: il gup di Roma lo ha rinviato a giudizio con l’accusa di aver diffamato l’ex presidente di Equitalia Attilio Befera. All’ex calciatore viene contestato di aver detto, in alcune interviste tra il maggio e il giugno 2012, di essere «vittima di una persecuzione basata su documenti falsi e procedure irregolari» da parte dell’ente di riscossione.
Rinviato a giudizio anche l’avvocato
Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio a fine gennaio, oltre che per l’ex campione, anche per il suo avvocato difensore Angelo Pisani, contestandogli lo stesso reato. Anche il legale è stato ora rinviato a giudizio. Il processo è stato calendarizzato per il 19 luglio del prossimo anno, davanti al giudice monocratico di Roma e Equitalia ha annunciato che si costituirà parte civile.
Maradona scagionato dalle pendenze
La scelta del tribunale, però, è contestata dai difensori dei due imputati, Sergio Pisani e Damiano De Rosa, che hanno sottolineato che «il giudice non ha voluto tener conto delle nostre istanze sulla competenza territoriale». «Il giudice naturale è quello dove viene stampato il giornale su cui è presente l’intervista. In questo caso Cassino», hanno spiegato i due avvocati, sottolineando che «abbiamo depositato al giudice la sentenza della Commissione tributaria che scagiona completamente Maradona dalle sue pendenze e quindi le sue dichiarazioni, seppur aspre nei toni, rientrano in un alveo di legittimità».