Milano devastata, il centrodestra: il governo Renzi vada subito a casa

2 Mag 2015 15:17 - di Fortunata Cerri

È dura la reazione del centrodestra contro le violenze e le devastazioni dei black bloc a Milano. Ignazio La Russa ha chiesto «le dimissioni del governo Renzi perché la prima responsabilità della violenza annunciata a Milano sta nella legge recentemente approvata dalla sinistra in Parlamento, che ha legato le mani a polizia e carabinieri». Per il parlamentare di Fratelli d’Italia «sarebbe riduttivo chiedere le dimissioni solo del ministro Alfano, è il governo Renzi nel suo complesso il responsabile. Minacciare polizia e carabinieri di pene gravissime se toccano magari con un dito un manifestante rende impossibile bloccare i violenti, ci si limita a lasciare mano libera a chi devasta, grazie Renzi, grazie sinistra, grazie per avere bloccato le forze dell’ordine». Gli fa eco Giorgia Meloni: «Gli occhi del mondo puntati addosso e quattro deficienti incappucciati devastano un’intera città, mentre Alfano probabilmente sta mangiando le patatine fritte allo stand di McDonald’s e Pisapia ci spiega che ripulirà immediatamente, con i soldi degli italiani, i danni fatti dai suoi amichetti dei centri sociali. E Renzi? Renzi usa il manganello…con la minoranza del Pd. Mi vergogno di voi, vigliacchi». E Fabio Rampelli sulla sua pagina Facebook ha scritto: «Quindi la strategia di Renzi e Alfano sarebbe stata quella di lasciare sfogare comunisti e anarchici (si chiamano così, inutile dargli nomi esotici) per evitare “violenze peggiori”. Dunque, si possono mettere a ferro e fuoco una città, tenere in ostaggio i suoi abitanti, bruciare auto di chi sta pagando le rate, incendiare negozi e palazzi di povera gente, purché lo si faccia sotto l’occhio vigile delle forze dell’ordine? O forse polizia e carabinieri, dopo la legge che li mette a rischio condanna fino a 15 anni di reclusione per qualunque cosa dicano o azione facciano, non ci pensano proprio a intervenire in situazioni di rischio per paura delle conseguenze? Possibile che gli organizzatori  di questi cortei pacifici e di sinistra ancora non abbiano trovato il modo per isolare i teppisti? La prima volta ci può stare la sorpresa, ma la centesima volta?… Non saranno mica d’accordo? Renzi sta smantellando lo Stato, è solo il suo ultimo liquidatore. Vada a casa».

Centrodestra, Gasparri: parole sbagliate dal capo della polizia

Maurizio Gasparri, dal canto suo, ha chiesto «chiarezza sui fatti di Milano e sulla situazione delle forze dell’ordine. È vero che c’erano direttive per una sorta di resa preventiva ai manifestanti? È vero che si è accettata quasi una devastazione controllata che tale non era visti i danni enormi a abitazioni, banche, negozi, automobili? Perché, una volta individuati punti di raccolta dei più violenti, non li si è bloccati tutti prima? Per il capo della polizia “tattica vincente a Milano”. Sono parole sconfortanti, gravi e sbagliate. Lo dica  – ha aggiunto il senatore di Forza Italia – a chi ha subito devastazioni. Perché si sono tollerati veri e propri accampamenti abusivi nella città di Milano?». Quanto avvenuto è anche «il frutto delle campagne in corso contro le forze di polizia», ha spiegato Gasparri. «Si vorrebbero introdurre numeri sui caschi e presunte norme anti tortura per paralizzare chi deve, con grande rischio e sacrificio, garantire ordine e legalità. Forza Italia è dalla parte delle forze dell’ordine e contrasterà con decisione questi tentativi di delegittimazione portati avanti dalle sinistre e incoraggiati dal governo. Si è perso più tempo a spiare le pagine Facebook degli agenti che quelle dei criminali. I violenti appartengono alla sinistra anarchica e comunista che gode di ambigue tolleranze e protezioni in tanti ambiti». Mentre Giovanni Toti, consigliere politico di FI, su Twitter ha scritto: «Era un disastro annunciato. Perché il sindaco #Pisapia non ha vietato le manifestazioni in città? #Expo2015». Duro il segretario della Lega, Matteo Salvini: «Qualcuno ha permesso a questa gente di fare i suoi porci comodi. C’è un ministro dell’Interno che dovrebbe vergognarsi, dovrebbe chiedere scusa e poi dimettersi, e c’è un presidente del Consiglio che invece di dire che l’Italia s’è desta, per poi regalare una figura di fango all’intero globo, dovrebbe cominciare a lavorare, sul serio, cosa che da un anno non sta facendo. Qua c’è un governo che ama farsi fotografare, ma poi è incapace e regala una delle capitali del mondo nelle mani di qualche centinaio di bastardi che non dovevano neanche cominciare a manifestare».

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