Fitto spacca Forza Italia. Nasce la corrente “Conservatori e Riformisti”

19 Mag 2015 13:13 - di Giacomo Fabi

Affondo rinviato. Al momento non si va oltre l’annuncio della nascita dell’associazione “Conservatori e Riformisti” e sulla costituzione dei nuovi gruppi parlamentari, Raffaele Fitto non si sbilancia più di tanto in conferenza stampa: «È l’ultimo dei problemi. Sarà la conseguenza – spiega – della scelta che ogni singolo parlamentare farà». E sui numeri di chi è pronto a seguirlo tra Camera e Senato trova anche il modo di scherzare con un giornalista che gli rivolge in merito una specifica domanda: «Dica trentatré», per poi aggiungere che non lo sa. Persino su Berlusconi glissa. Nelle ultime ore, il Cavaliere lo ha provocato di brutto ma lui si limita a scuotere la testa e chiede: «Non c’è una domanda di riserva?».

Fitto si collegherà al partito Tory di David Cameron

Più che stupire con numeri e nomi, l’eurodeputato cerca di evidenziare il valore politico della sua operazione. «Tra Salvini e Renzi c’è uno spazio molto ampio», ripete come un mantra liberatorio ai giornalisti. Un ragionamento che applica anche in Europa dove lo stesso spazio lo intravede in una posizione diversa sia rispetto alla Merkel sia alla Le Pen. E poi su Renzi: «Siamo pronti a un confronto con tutti coloro che vogliono condividere un’alternativa a Renzi e al suo governo», non senza aver prima sottolineato (nota indirettamente polemica verso Forza Italia) gli «eccessi» prima nel sostenerlo e poi nel criticarlo. Infine, le primarie, che definisce «indispensabili» per il centrodestra qualora si rispetti la scadenza naturale del 2018.

Ma il vero banco di prova resta la sfida pugliese con la Poli Bortone

È evidente che tanta prudenza è figlia delle elezioni regionali in corso. A giorni Fitto riceverà la “benedizione” dei conservatori di David Cameron, al cui gruppo a Strasburgo ha chiesto l’adesione. Ma più che a Londra, il capo della fronda anti-Cavaliere guarda a Bari. Alla sfida nella sfida in corso nella sua Puglia. Non contro il “piddino” Michele Emiliano, ormai certo dell’elezione a governatore, ma quella che lo vede opposto ad Adriana Poli Bortone, passata con uno svolazzo dall’entusiastico appoggio a Francesco Schittulli alla candidatura in proprio sotto l’ala protettrice di Berlusconi. Il futuro di Fitto e delle sue ambizioni si misureranno qui. Un solo voto in meno della ex-esponente di FdI e tutti gli salteranno addosso per rinfacciargli che non può coltivare sogni di grandeur nazionale chi non è neppure capace di vincere in casa. La partita, insomma, è tutta da giocare.

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