Ritrovato il tesoro del pirata William Kidd. Si muove anche l’Onu
Capitano, corsaro, pirata di fama leggendaria. William Kidd torna a far parlare di sé e soprattutto del suo favoloso tesoro: sarebbe stato ritrovato in Madagascar, da un team di esploratori subacquei guidati dell’archeologo e avventuriero americano Barry Clifford, che sostiene di aver scoperto il relitto del galeone Adventure, la nave ammiraglia del celebre pirata scozzese.
Mobilitata l’Onu
La scoperta risale a qualche giorno fa, ma ora si muove anche l’Onu: un gruppo di esperti dell’Unesco esaminerà gli oggetti ritrovati per verificare che si tratti davvero di ciò che sembra e, anche, per assicurarsi che gli uomini di Clifford non abbiano arrecato danni al relitto e al luogo in cui è stato ritrovato.
Una barra d’argento da 50 kg
Fra gli oggetti ritrovati vi è anche una barra d’argento di 50 chili, che porta delle incisioni e che Clifford, come documentato dal giornalista Martin Vogl, anche sul suo profilo Twitter, ha consegnato al governo del Madagascar con una cerimonia ufficiale cui hanno preso parte, tra gli altri, diplomatici americani e britannici, in rappresentanza dei due Paesi cui la storia di Kidd è legata a doppio filo. Il capitano scozzese, infatti, servì la corona come corsaro, ma fu dalle coste americane che prese il via il suo viaggio verso l’Africa e verso la notorietà.
Da secoli a caccia del tesoro
Quale sia stata la vicenda che da corsaro lo rese pirata è tutt’oggi faccenda oggetto di studio. C’è chi dice che davvero scelse l’illegalità, chi sostiene che furono le circostanze a fargli issare la bandiera rossa dei pirati sopra l’Adventure. Ciò che è certo è che Kidd, nel maggio del 1701, all’età di 56 anni, fu giustiziato da pirata a Londra, portandosi nella tomba il mistero di quel favoloso tesoro che in molti cercarono e che nessuno mai era riuscito a trovare. Finora.