“Salvate il soldato Yassine”: tutti mobilitati per trovare il pilota disperso
Come sparito nel nulla. Non ci sono tracce del pilota dell’F-16 marocchino abbattuto in Yemen, a Wadi Nushur, nella provincia di Saada. Il tenente Yassine Bahti, 26 anni, è considerato ufficialmente disperso. Domenica scorsa era al comando dell’aereo da combattimento che fa parte della flottiglia inviata dal Marocco sul fronte yemenita, insieme alla coalizione araba guidata dall’Arabia saudita che compie raid aerei contro i ribelli sciiti Houthi.
La mobilitazione per Yassine
Ma in tutto il Marocco si è scatenata una mobilitazione per “salvare il soldato Yassine”. Le forze armate del regno hanno ufficializzato la notizia lunedì: l’aereo risulta disperso dalle 18, ora locale, di domenica. Siccome però il velivolo è caduto in territorio nemico, non si hanno notizie della sorte del pilota. Dall’altro aereo impegnato nello stesso volo di ricognizione non sono riusciti a vedere se il pilota ce l’abbia fatta a paracadutarsi. In rete, sono comparse foto di un F-16 abbattuto che potrebbe essere quello marocchino, ma le fonti ufficiali non confermano e invitano alla prudenza. L’identità del soldato è rimasta segreta solo per qualche ora. Il tempo necessario agli internauti di scovare le foto nel web. Così all’F-16 immatricolato con il numero 8008-08 è stato presto associato il tenente “B”, nome in codice per Yassine Bahti, di Casablanca, che su Facebook ha postato molte immagini da top gun. Di stanza a Marrakech, negli ultimi giorni, prima di prendere parte alla missione, ha postato anche le foto del suo viaggio religioso alla Mecca.
L’ultima telefonata di Yassine
Particolarmente gentile e generoso, per quanto testimoniano gli amici, aveva dato la sua disponibilità come volontario alla missione in Yemen, risultando il più giovane tra i militari. Domenica, l’ultima telefonata a un’amica; poi il silenzio. Un commando marocchino è partito alla ricerca del pilota. Il generale di corpo d’armata, ispettore generale di stato maggiore Bouchaib Arroub, ha la supervisione della cellula di crisi creata dall’alto comando delle Far, le Forze armate reali, proprio come nel film sullo Sbarco in Normandia di Spielberg. Incertezza e ansia si diffondono alla stessa velocità dei titoli dei giornali in arabo che danno il pilota per morto, “martire in Yemen”. La famiglia del tenente Yassine oggi si è riunita a casa del principe Moulay Rachid, a Casablanca, nella speranza di sapere la verità direttamente dal fratello del re.