L’umiliazione dei poliziotti in spiaggia: di pattuglia con le divise invernali
La lotta ai venditori abusivi che invadono le spiagge di Rimini parte col piede sbagliato: la polizia controlla le spiagge con le divise invernali. Pantaloni lunghi, camicie a maniche lunghe e scarpe pesanti. Una vera e propria beffa per gli agenti: dovranno contrastare frotte di venditori abusivi, che di solito sono velocissimi a raccogliere la loro mercanzia e a darsela a gambe levate, con un abbigliamento inadeguato. Quando in quattro e quattr’otto gli abusivi tagliano la corda dovrebbero essere inseguiti, ma come spiega al Giornale il segretario provinciale del sindacato di polizia Sap di Rimini, Tiziano Scarpellini, «non abbiamo un’uniforme adeguata per lavorare in spiaggia e nemmeno scarpe da ginnastica, più adatte per la sabbia».
Rimini, le richieste dei poliziotti cadono nel vuoto
Da quindici anni, prosegue Scarpellini, «chiediamo un nucleo interforze, che lavori anche d’inverno per cercare di studiare il fenomeno a monte, controllare i punti di rifornimento, la filiera e i magazzini. Se la battaglia si combatte in spiaggia, è già persa. Non si possono mettere a repentaglio i bagnanti». Ma la strategia per fronteggiare l’invasione delle spiagge è sempre la stessa e le richieste dei poliziotti puntualmente non vengono prese in considerazione.
L’accoltellamento di un agente
Dopo la prima rissa estiva, che ha visto l’accoltellamento di un poliziotto che chiedeva a un senegalese i documenti, tutti temono che il peggio deve ancora venire. Un fatto analogo era già successo due anni fa, quando un gruppo di ambulanti aveva aggredito i poliziotti in spiaggia. Ora per fronteggiare l’emergenza arriveranno rinforzi. Ma gli agenti dicono che si tratta di rinforzi minimi. Ai duecento uomini in servizio se ne aggiungeranno circa un’ottantina, ma come si legge sul Giornale la maggior parte dei nuovi arrivati andrà ad aprire i commissariati di Riccione e di Bellaria. «Rimini – dice ancora Scarpellini – con una media di 125mila reati l’anno, ha lo stesso numero di poliziotti di Isernia, dove i reati sono cinquemila». E in estate quando arrivano migliaia di turisti la situazione a Rimini diventa ancora più ingestibile.