Roma dopo Marino: Berlusconi pensa a “Mara Carfagna sindaco”
Silvio Berlusconi ha ritrovato il buonumore, scrive Claudia Terracina su “Il Messaggero”. E scherza sulle difficoltà che sta attraversando Matteo Renzi. «Il signor 40 per cento è tornato sulla terra», ironizza. Dopo i ballottaggi, l’ex Cavaliere tira un sospiro di sollievo per lo scampato pericolo. «Forza Italia è viva e vegeta – ripete ai suoi – ma ora bisogna ricostruire il centrodestra». E l’occasione potrebbe essere l’elezione dei sindaci nelle grandi città, Milano e Napoli tra le altre, prevista per il 2016, anno in cui potrebbe tornare al voto anche Roma se Ignazio Marino, che Renzi pare aver mollato, dovesse cadere.
«Forza Italia è viva e vegeta ma ora bisogna ricostruire il centrodestra»
Di questo Berlusconi, che oggi toma nella Capitale, parlerà con i coordinatori forzistì, che potrebbe vedere al massimo giovedì. L’obiettivo è l’individuazione di candidati in grado di vincere nelle grandi città. Per Roma si riparla di Antonio Tajani, ora in grande feeling con il leader di Forza Italia. Ma anche della affascinante Carfagna, che potrebbe essere il volto nuovo di tutta la coalizione di centrodestra. Sarebbe una prova generale in attesa delle elezioni che il leader di FI vede sempre per il 2018. «Perché votare ora non ci converrebbe, prima dobbiamo ritrovare l’unità tra i partiti che diedero vita al Pdl». Per farlo però bisogna anche superare le ambizioni degli altri partiti. Per dire, a Roma, gli ex An vedrebbero come sindaco Giorgia Meloni di Fratelli d’Italia.
Tajani o Carfagna per il dopo Marino: ecco l’idea di Berlusconi
C’è poi il capitolo Salvini che Berlusconi spera di confinare nel suo Nord. L’ideale sarebbe candidarlo sindaco di Milano. Ma il leader leghista ha ben altre ambizioni, come dimostra la formazione del gruppo ultranazionalista, nato ieri a Strasburgo con la Le Pen i partiti di destra islamofobi e antisemiti, come quello polacco «per bloccare lo strapotere di socialisti e democristiani», dice Salvini. Un altro attacco a Berlusconi, che fa parte del Ppe. L’incontro tra i due, comunque, sarebbe previsto a breve. Forse prima del raduno di domenica a Pontida. L’ex Cavaliere ha voglia di pensare al rilancio della coalizione dei moderati. «Che non può che ripartire dalla riunificazione di quello che fu il Pdl», sottolinea. Avanti, dunque con la ricucitura con Ncd e verdiniani.