Crollano le Borse, bruciati 287 miliardi, Milano a picco. Ma l’Euro resiste
Giornata nera per tutte le Borse europee: l’indice Stoxx 600, che contiene i principali titoli quotati nel Vecchio continente, ha ceduto il 2,69%, che equivale a 287 miliardi di euro bruciati in una seduta. Seduta da brividi anche per Milano, la peggiore d’Europa, sull’onda del fallimento della trattativa sulla Grecia e in vista del referendum popolare di domenica prossima sulle proposte di riforma avanzate dai creditori di Atene in cambio di ulteriori finanziamenti per il salvataggio del Paese. Il Ftse Mib lascia sul terreno il 5,17% a 22.569 punti. Piazza Affari, con un calo del 4,99% dell’indice Ftse All share, manda in fumo da sola quasi 30 miliardi di capitalizzazione. Mentre l’Europa brucia 287 miliardi di euro. In una giornata caratterizzata da sospensioni a raffica i più colpiti sono stati i finanziari con Mps che perde il 10,2%. A seguire Mediolanum (-7,26%), Bpm (-7,9%), Unicredit (-7,12%) e Ubi (-7,95%). Lo spread Btp-Bund chiude a 159 punti con i rendimenti del decennale italiano saliti a 2,38%. Sono inoltre andate male le principali blue chips, con Fca che cede il 6,4%, Mediaset il 5,9%, Finmeccanica il 4,48%. In sostanziale tenuta le società sotto opa: World Duty Free (-0,50%) e Ansaldo Sts (-0,69%).
Borse giù ma l’Euro non crolla
Cadono le borse e trema lo spread ma l’euro tiene, ed è questo l’unico motivo di consolazione di una giornata nera per i mercati. Dopo aver ripianato le perdite sul dollaro la moneta europea continua a rafforzarsi e in serata aveva raggiunto quota 1,119 dollari con un guadagno del 206%. Alla stessa ora l’euro era scambiato a 137,11 yen con un guadagno dello 0,8%, e sulla sterlina a 0,709 con un guadagno dello 0,30%.