Fitto vuole le primarie: “ha ragione Salvini, il centrodestra è cambiato”
Da domani sarà aRoma per definire la costituzioniedei gruppi parlamentari dei «Ricostruttori». In Puglia Forza Italia ha raccolto più voti della sua lista civica «Oltre». È deluso? «Ricordo che fino a poche ore fa la vera sfida era per chi arrivava prima tra il nostro candidato Francesco Schittulli e Adriana Poli Bortone, sostenuta dai forzisti. Ha “vinto” Schittulli e chi come me ha lavorato invano per l’unità della coalizione non può che essere soddisfatto». Su “Il Tempo”, Raffaele Fitto rivendica il suo risultato pugliese e lancia la sfida a Silvio Berlusconi e Matteo Salvini.
Fitto vuole un centrodestra forte alternativo a Renzi
Il confronto è stato tra due formule alternative di centrodestra? «La nostra è una idea di alleanza inclusiva. Se avendo idee e consenso si è esclusi, non si va avanti. A fine aprile siamo stati fatti fuori e in un mese abbiamo organizzato una coalizione di legittima difesa, arrivata prima di quella cosiddetta ufficiale». Tra l’esperienza civica pugliese e quella di Flavio Tosi in Veneto c’è una analogia e una futura sinergia? «Vogliamo con i ” conservatori e riformisti” aggregare un centrodestra forte, alternativo a Renzi, che abbia una posizione chiara in Europa e regole precise di confronto e selezione della classe dirigente».
“Il centrodestra è cambiato per sempre”, ammonisce Fitto
Guardando la Liguria del neogovernatore Toti, rimpiange di non aver gareggiato con una coalizione unita? «Con il centrodestra pugliese senza divisioni avremmo avuto una affluenza più alta e un risultato diverso. Molta gente ha percepito nella spaccatura la certezza della sconfitta e ha scelto altre opzioni o l’astensione». Sarà più facile sedersi al tavolo con Salvini o con fratelli separati berlusconiani? «Non ho problemi con nessuno. Il centrodestra come lo conoscevamo finora non c’è più, è superato. Dobbiamo uscire dalla logica che c’era una volta, con una leadership che poteva, in base al consenso, determinare tutto. Ora spazio alle primarie, come chiede anche il segretario della Lega».