Fitto: il governo Renzi non ne azzecca una. Ripartiamo dalle primarie
Raffaele Fitto non molla la presa su Matteo Renzi e sul restyling del centrodestra. «Il governo va avanti in modo assolutamente sbagliato, non cogliendo le opportunità che vengono dal quadro generale, dal Qe (quantitative leasing della Bce) al prezzo del petrolio, il nostro governo sta sbagliando tutto».
Fitto e la schiavitù dell’Ue
L’avversario interno numero uno di Berlusconi e leader dei Conservatori e Riformisti Italiani approfitta di un convegno organizzato con il guru antitasse statunitense Grover Norquist, inventore del pledge (l’impegno chiesto ai candidati americani di non aumentare la tassazione) per ribadire le proposte alternative alla politica economica e sociale di Palazzo Chigi. «Le nostre proposte – spiega Fitto –- partono dal taglio della tassazione della prima casa, dalla riduzione dell’Irap e dal taglio di due punti dell‘Iva, assumendo l’impegno di sfondare il tetto del 3% deficit/Pil e soprattutto mettendo in discussione i trattati Ue». Il governo Renzi – – insiste l’europarlamentare – ha una posizione assolutamente acquiescente rispetto ai vincoli dei trattati Ue e sbaglia perché non interviene in modo serio con un taglio della questione fiscale collegato ad un taglio della spesa pubblica inefficiente».
Sì alle primarie
Sul fronte interno Fitto ribadisce la ricetta della partecipazione dal basso per la selezione delle candidature e della classe dirigente. Anche le alleanze vanno scelte sulla base di proposte e non di accordi elettorali mordi e fuggi. «Sono i contenuti che devono mettere insieme le posizioni politiche – spiega l’ex governatore della Puglia – servono, quindi le primarie per scegliere i programmi e le primarie per scegliere i candidati»