Forza Italia: «L’immigrazione va fermata militarmente»
Immigrazione, Forza Italia alza il tiro. «Noi dobbiamo fermare l’invasione, non si tratta più di immigrazione, perché così come avviene è ingestibile. E se necessario dobbiamo farlo anche militarmente». Lo afferma il capogruppo degli “azzurri” a Palazzo Madama, Paolo Romani durante la conferenza stampa di presentazione di una mozione del partito per Camera e Senato sull’emergenza immigrazione.
Forza Italia: «Andiamo a prendere le barche»
«Dobbiamo andare a prendere le barche prima che partano, possiamo affondarle in mare. Abbiamo la forza militare per farlo. Se il governo non intende farlo, spieghi il perché e si prenda le responsabilità», prosegue Romani che annuncia anche la convocazione da parte del presidente del Senato Pietro Grasso di una capigruppo per mercoledì 10 giungoalle 13 proprio per la eventuale calendarizzazione della mozione sull’immigrazione. «Anche alla Camera, ieri con una lettera, abbiamo chiesto una capigruppo ma non ho ancora ottenuto risposta dalla Boldrini», sottolinea da parte sua il capogruppo azzurro di Montecitorio Renato Brunetta.
«Gli italiani dovranno vedersela da soli»
Forza Italia ha insomma deciso di imprimere una decisa accelerazione sul tema immigrazione. Lamenta Romani: «Ormai qualsiasi decisione sulle quote a livello europeo è rinviata a settembre a causa del calendario e della burocrazie europea, ovvero dopo l’alta stagione degli sbarchi; così come ogni decisione di invio di truppe sulle coste sotto l’egida dell’Onu. Per questa ragione noi italiani ce la vedremo da soli. Il Parlamento si riunisca e decida una mozione, mi auguro, a stragrande maggioranza affinché il governo esca dalla passività ed incapacità di affrontare questo problema». «La questione – conclude Brunetta – non si risolve con i finanziamenti che Renzi vuole dare ai comuni. Bene hanno fatto i governatori di Liguria, Veneto e Lombardia ad opporre resistenza a questo buonismo imbelle di Renzi che produce soltanto razzismo. Il premier vuole farsi rincorrere con i forconi? Dice agli italiani che il patto di stabilità sarà possibile derogarlo per aprire dei Cie. Noi non lo permetteremo». «A quei paesi che si oppongono alle quote, come la Polonia – conclude Deborah Bergamini – forse dovremmo iniziare a dire che se non accettano le quote gli vengono ridotte le quote di fondi strutturali dell’Ue».