Gasparri: «Visto? Il centrodestra sui temi concreti è ancora vincente»
«Adesso inizia un lungo percorso di ricostruzione della coalizione, ovviamente con chi ci vuole stare, e Forza Italia deve ritrovare il suo ruolo centrale, tornando a proporre temi concreti e non limitarsi a discutere solo dei tatticismi politici». Lo sostiene Maurizio Gasparri nel corso di un’intervista a Libero quotidiano. I temi concreti? È presto detto. «Sicurezza, fisco, casa, lavoro, immigrazione. Mica c’è il monopolio di altri – insiste il vicepresidente del Senato – come sostiene chi dice che Matteo Salvini parla di questo. Berlusconi e Forza Italia hanno una grande esperienza su questi argomenti e il partito può agevolmente risalire fino al 20%». La regola aurea, spiega Gasparri è quella di dedicarsi a temi che toccano direttamente gli elettori. «Temi concreti, ecco quello che serve. Non si può parlare solo di legge elettorale, anche se sarebbe opportuno intervenire sul premio di maggioranza in modo da assegnarlo alla coalizione e non alla lista».
«Salvini? Non rappresenta la sintesi della coalizione»
Quando si parla di leader di centrodestra, l’esponente di Forza Italia pretende un distinguo: «Noi abbiamo in Silvio Berlusconi la leadership, per la premiership serve tempo. Lo stesso che occorre per riorganizzare l’area politica». Sulle primarie del centrodestrda, poi, Gasparri invita a non sopravvalutare il criterio di selezione. Si possono anche fare, ma non con i cinesi in coda o con Salvatore Buzzi a pilotarle». Insomma, bisogna fare tesoro di quanto visto nel Partito democratico. Capitolo a parte, poi per il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, già indicato come futuro leader della coalizione. «Intanto faccia il sindaco, poi si vedrà». Rimandato a settembre anche Alfio Marchini, «sul quale sarebbe stata fatta un forte pressing da parte degli azzurri, come possibile leader», sostiene l’intervistatore. «Per Roma si valuterà – ironizza Gasparri – per la guida del centrodestra presenti la domanda. Vedremo se verrà accolta. Sa, ci vuole un po’ di consenso. Io non la presento per non creare confusione, anche se accampano pretese poersone molto meno rappresentative». E con Matteo Salvini come la mettiamo? «È l’uomo del momento, fa discorsi chiari. Ma non lo vedo in grado di rappresentare un momento di sintesi nel centrodestra». Per ora, di certa c’è sola la sconfitta di Matteo Renzi. «Man mano che governa si vede che è un incapace e che non è affatto invincibile».