«I migranti sono pochissimi». La Boldrini insiste e non tollera smentite
«In Italia non esiste l’emergenza immigrati». Ventimiglia invasa, le stazioni di Roma e Milano affollate dai clandestini, i centri di accoglienza stracolmi? Per la presidente della Camera, Laura Boldrini non sono un’emergenza. E chi osa solo usare la parola “emergenza” è uno «xenofobo» e «razzista». Se poi qualcuno, come Matteo Salvini, replica a tono: «La Bodrini deve essere ricoverata». Allora si erge l’accusa di lesa maestà, di sessismo, di intolleranza. Laura non va sfiorata neanche con il pensiero. Il leader della Lega propone il ricovero della Boldrini? Insorgono i compagni di Sinistra e libertà. «Magari in ospedale padano finanziato da Belsito. Penoso», insorge su Twitter il capogruppo dei deputati di Sel Arturo Scotto. E la presidente della Camera, già portavoce dell’Unchr, insiste sulle statistiche, come nella famosa poesia di Trilussa sulla statistica e sul pollo. «In Italia nei primi sei mesi dell’anno sono arrivati circa 60 mila migranti via mare, lo 0,1% della popolazione – insiste la Boldrini – Si parla di “invasione” e di “esodo” e sui nostri schermi televisivi scorrono le immagini di persone stipate su imbarcazioni di fortuna, ma l’incremento rispetto all’anno scorso è meno del 2%». Un concetto ribadito a Firenze nel suo intervento in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Come a dire agli italiani che le immagini che si vedono in televisione, la realtà di quartieri c0me Corcolle o Tor Sapienza a R0ma, la Stazione Tiburtina dove i profughi dormono per strada, sono inventati. La percezione che avete, cari italiani, è sbagliata.
Maroni: «La Boldrini dove vive?»
Non a caso Roberto Maroni si lascia scappare una risposta sul filo dell’ironia. «La Boldrini vive nell’Iperuranio, in un mondo perfetto dove tutto funziona benissimo e c’è solo amore, mentre noi viviamo nel mondo reale». Rivendicando una posizione di realismo della Lega e dei governatori del Nord che hanno chiesto di non accogliere più profughi, l’ex ministro dell’Interno ha sostenuto che «nel mondo reale ci sono problemi e persone». Problemi che la presidente della Camera non vede e non vuole che gli altri vedano. Pena l’accusa di lesa maestà.