Incendiata a Roma la sede dell’Associazione Venezia Giulia e Dalmazia
Fiamme nella notte di domenica nella sede della dell‘Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia che si occupa di tenere viva la memoria dell’esodo giuliano dalmata. Sul posto sono subito accorse tre squadre dei vigili del fuoco dopo l’allarme dato da alcune persone che hanno visto uscire fumo dal lucernario. Fortunatamente non ci sono stati feriti. I vigili hanno operato con un l’ausilio di una scala e un autobotte. È intervenuta anche la Polizia di Stato con il supporto della scientifica che ha effettuato i rilievi del caso.
Incendiata la sede dell’Associazione
Non si esclude nessuna pista, sostengono con cautela gli inquirenti, ma è evidente che l’episodio è dovuto al clima di intolleranza che una parte della sinistra negazionista alimenta in città. Fortunatamente i male intenzionati hanno sbagliato finestra e quindi e fiamme si sono propagate solo nel bagno e si è scongiurato il rischio che l’incendio si propagasse in tutto il palazzo. Non è la prima volta che si registrano atti di vandalismo nei confronti della comunità degli esuli come è accaduto alla Nuova Casa del Ricordo e ai monumenti dedicati alle foibe nel quartiere Giuliano Dalmata di Roma.
La solidarietà di Fratelli d’Italia
Immediata la solidarietà di Fratelli d’Italia alla storica Associazione che riunisce gli esuli giuliano-dalmati su tutto il territorio nazionale. «Il gravissimo attentato conferma la necessità di non sottovalutare assolutamente l’esistenza di gruppi che negano la verità storica delle foibe e dell‘esodo e i misfatti verso gli Italiani durante il regime comunista di Tito – si legge in una nota del partito di Giorgia Meloni – già nei mesi scorsi avevamo segnalato la gravità e la pericolosità di scritte e atti vandalici presso sedi e luoghi simbolo della memoria Giuliano Dalmata e dopo questo gravissimo episodio, che poteva causare conseguenze ben peggiori, invitiamo le istituzioni a stringersi intorno alla comunità Giuliano Dalmata ed a intervenire concretamente in suo favore. Auspichiamo inoltre che le forze dell’ordine individuino e puniscano al più presto i criminali autori di questo attentato”.