Anche l’agenzia Fitch boccia Marino: «A rischio il piano di rientro del Campidoglio»
Anche gli investitori bocciano Ignazio Marino. Secondo l’agenzia di rating Fitch le inchiese su “Mafia capitale” potrebbero rendere più difficile l’implementazione del budget 2015 e la prosecuzione del piano di rientro 2014-2016 da parte dell’amministrazione comunale. Secondo l’agenzia di rating internazionale l’ampliarsi delle indagini sulla corruzione nell’amministrazione capitolina hanno fatto aumentare le pressioni per nuove elezioni. Fitch sostiene che se il piano di rientro finanziario fosse portato a termine avrebbe avuto come risultato di creare una piccolo avanzo di bilancio nel medio periodo pari al 2%.
Il report impietoso di Fitch sul sindaco
Nella sua analisi Fitch spiega che le inchieste sulla corruzione che hanno coinvolto diversi imprenditori e politici romani hanno aumentato le pressioni per lo scioglimento del Consiglio comunale e lo svolgimento nuove elezioni, anche se il sindaco Marino («che non è indagato», sottolinea l’agenzia nel suo report da Londra) ha ribadito che intende completare il suo mandato fino al 2018. La crisi politica, secondo l’agenzia di rating, potrebbe indebolire la capacità della giunta capitolina di portare a termine il piano di rientro da 550 milioni, che comporta tra l’altro misure di taglio dei costi, razionalizzazione del trasporto locale e cessione di asset. Il pareggio operativo è richiesto dalla legge, ma potrebbe non essere raggiunto senza il piano di rientro, dato che le opzioni alternative sono limitate: le tasse comunali sulla proprietà e i redditi sono già al livello massimo, la crisi economica può influire negativamente sulle entrate e costi extra possono arrivare dal Giubileo e dalla possibile candidatura per le Olimpiadi del 2014. A marzo Fitch, che ha una sede a New York e una a Londra, ha confermato il rating BBB con un outlook negativo causa l’incertezza del quadro politico e il rischio che il piano di rientro fallisca l’obiettivo del ritorno al surplus operativo.