Mafia Capitale, Tredicine: mai preso soldi da Buzzi, che conosco appena
«Mai avuto rapporti personali con Salvatore Buzzi, solo incontri in occasioni istituzionali. Mai ricevuto da Buzzi offerte di soldi o di altre utilità come vacanze o assunzioni di persone a lui legate». Giordano Tredicine, ex capogruppo del Pdl in Campidoglio, già vicepresidente del Consiglio comunale, agli arresti domiciliari nell’ambito dell’inchiesta su Mafia Capitale, ha respinto l’accusa di corruzione nel corso dell’interrogatorio di garanzia al quale è stato sottoposto dal gip Flavia Costantini. A cominciare dalla presa di distanza da Buzzi, deus ex machina dell’apparato criminale che da decenni tiene sotto scacco la capitale.
Tredicine respinge le accuse
I legali di Tredicine hanno presentato l’istanza di revoca degli arresti domiciliari. «Il nostro assistito – hanno dichiarato gli avvocati di Tredicine, Gianluca Tognozzi e Carlo Pikler – ha fermamente respinto tutti gli addebiti. Con fatti circostanziati e documenti ha cercato di sconfessare i riferimenti a lui diretti o da parte di persone mai conosciute, o in fantasiosi monologhi senza alcun riscontro. All’esito dell’interrogatorio di garanzia, abbiamo presentato istanza di revoca della misura che il giudice deciderà nei termini di legge». La procura si è riservata di esprimere il parere sulla richiesta di revoca degli arresti domiciliari.