Marino chiama a raccolta i fan e non trova nessuno. Pioggia di sfottò

27 Giu 2015 10:14 - di Girolamo Fragalà

Prima è stata presentata come una grande manifestazione a favore di Ignazio Marino partita “spontaneamente” sul web. Poi, come prima notizia, era stato “sparato” il bagno di folla per il sindaco, per far credere che tutta Roma era con lui. Alla fine, di fronte alla realtà, l’iniziativa è diventata un flash mob, il bagno di folla si è trasformato in poche decine di sostenitori, i cori di sostegno nella canzoncina «Marino tu devi restare» sulle note della celebre«Marina, Marina, Marina, ti voglio al più presto sposar». E si è avuta la certezza: un altro flop, piazza del Campidoglio semivuota, alla fine c’erano solo i consiglieri comunali e municipali del Pd, qualche iscritto ai circoli e niente più.

Marino e pochi intimi (gli esponenti del Pd)

Del resto avrebbero dovuto immaginarlo visto che la pagina Facebook a sostegno della presunta manifestazione aveva raccolto “mi piace” da barzelletta. Lo stesso video che gira sul web mostra il solo Marino che fa la dichiarazione d’amore ai “democratici: «Il Pd è il partito di cui ho preso l’unica tessera della mia vita: il Pd non sono le poche persone che in questa città ne hanno certamente rovinato il nome». Per poi ribadire: «Oggi questa è la ragione della mia vita: io non mollo e ci rivediamo alle elezioni del 2018. La città ha deciso di andare avanti ed insieme andremo avanti fino al 2023». Pochi minuti dopo l’inizio del flash mob diversi assessori di Roma Capitale hanno raggiunto piazza Del Campidoglio. A sostenere il primo cittadini sono arrivati, oltre al vicesindaco Nieri, l’Assessore alle Attività Produttive, Marta Leonori, l’Assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, e l’Assessore ai Lavori Pubblici Maurizio Pucci. In piazza anche tanti consiglieri comunali di maggioranza.

Il web impazzisce: e daje, Marino, vattene

Fioccano i commenti ironici sul web, in particolare nella pagina “Mandiamo a casa Ignazio Marino” che conta oltre 16mila fan. La promessa (o minaccia) di Marino «Non mi dimetterò mai» – era già stata accolta nei giorni scorsi da un fiume di sfottò e insulti. «Un sindaco più penoso di questo è impossibile», ha scritto Marta U. mentre per Mario C. «siamo al canto del cigno». Stefano B. non bada al Galateo e in romanesco scrive: «No, sarai cacciato a calci ner c…». Carlo P. invece aggiunge: «Non ti preoccupare, ti buttiamo giù dalla Rupe Tarpea». E, sempre spulciando tra i commeti che ci sono sulle varie pagine di facebook, l’ironia più gettonata: «Ahò, in Campidoglio a favore di Marino c’erano quattro gatti, e daje, sindaco, vattene».

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