Marino perde un altro pezzo: il consigliere Ferrari si autosospende

23 Giu 2015 17:45 - di Redazione

Marino e Pd sempre più nei guai. Anche il consigliere di Roma Capitale, Alfredo Ferrari si è autospeso dal Pd. «Ho riflettuto a lungo in questi giorni difficili per la nostra città e ho preso la decisione di autosospendermi dal Partito democratico. Decisione questa che nasce dalla voglia di contribuire a ristabilire un clima di serenità, sia per Roma che per i colleghi».  Ferrari, citato da Buzzi in alcune intercettazioni agli atti dell’inchiesta Mafia Capitale, si è dichiarato «estraneo ai fatti illeciti che mi sono stati nei giorni scorsi attribuiti, confido che la magistratura saprà fare presto chiarezza sulla vicenda romana. Parlano per me la mia storia personale e gli anni che ho trascorso sui banchi dell’Assemblea Capitolina al servizio dei miei concittadini per i quali nutro un profondo rispetto. Come del resto nutro rispetto per la comunità del Partito democratico che a Roma ho contribuito a fondare. Continuerò per questo a svolgere il mio compito di consigliere con impegno e dedizione».

Pd, il caso Castiglione e il silenzio “imbarazzante” di Renzi

Sul Pd pesa anche il caso del sottosegretario all’Agricoltura, Giuseppe Castiglione. Le polemiche sono accese:  «Sull’iscrizione nel registro degli indagati del sottosegretario – ha affermato il capogruppo di Sel Arturo Scotto – il silenzio di Renzi è imbarazzante. Lo scandalo del Cara di Mineo e l’illegittimità della gara d’appalto sollevata da Raffaele Cantone, gettano un’ombra inquietante sul governo». E ancora:  «Non vorremmo che tra la verità e la giustizia, per evitare che un partito come il Nuovo centrodestra tolga la fiducia a Matteo Renzi, si scegliesse l’equilibrio di governo. Questo sarebbe davvero insopportabile».

 M5S: l’incarico a Castiglione va revocato subito

«Non spetta a noi valutare le responsabilità penali di Giuseppe Castiglione, ma spetta sicuramente a noi valutare quelle politiche: è inaccettabile che a seguito del suo coinvolgimento nello scandalo del Cara di Mineo mantenga un ruolo all’interno del governo. Va revocato, e subito», hanno detto i deputati M5S Giuseppe Brescia, Marialucia Lorefice e Vega Colonnese, membri della commissione di inchiesta parlamentare Cie-Cara. «Abbiamo presentato una mozione affinché sia sollevato dal suo incarico – hanno proseguito –  Siamo curiosi di sapere cosa farà il Pd, poiché è evidente che dietro l’inchiesta di Mineo c’è tutto il governo di larghe intese. Castiglione è, com’è noto, tra i più fedeli del ministro Alfano».

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