Maroni vuol fare la guerra alla Libia: “Mandiamoci i caschi blu”
«È giusto che le Regioni accolgano gli immigrati, ma solo su base volontaria e rispettando le giuste proporzioni. La Lombardia oggi ospita il 9% dei profughi presenti in Italia. L’Umbria è ferma al 2%, la Toscana al 5%. Io voglio solo che tutte le regioni abbiano il nostro stesso carico». Roberto Maroni a “Libero” spiega la sua posizione sugli immigrati che tanto sta facendo discutere.
“Voglio solo che tutte le regioni abbiano il nostro stesso carico”
Eppure il governo sostiene che le quote le abbia inventate lei. Di conseguenza continueranno a fare quel che ha fatto lei. «Ma magari facessero come me. All’epoca la crisi era dovuta alle primavere arabe. Per 4-5 mesi gli sbarchi continuarono, poi intervenimmo. E i flussi di migranti io ho bloccati. Per l’accoglienza, nel frattempo, avevamo chiesto alle Regioni di trovare un accordo tra loro. Alcune aprirono le porte agli immigrati, altre no».
“Da Ministro, bloccai il traffico di esseri umani”, spiega Maroni
Per Bobo Maroni, «Questo stallo è frutto della palese incapacità del governo di essere credibile a livello internazionale. La soluzione c’è: campi profughi in Libia. Fatti dall’Onu, gestiti dai caschi blu e con l’intervento dell’Unione Europa. In queste strutture potremo accertare chi tra questi migranti ha veramente diritto al diritto d’asilo». Per aprire campi profughi m Lombardia servirà un intervento militare. Pronti a sbarcare in Africa? «Sì, qual è il problema? Abbiamo bombardato la Libia senza chiedere il permesso a nessuno. Siamo intervenuti dappertutto. I caschi blu sono stati per anni in Serbia e Montenegro con i risultati che tutti conoscono. Adesso li utilizzeremo per una missione umanitaria. Altrimenti saremo invasi e alle mie proteste seguiranno quelle dei cittadini, che difficilmente saranno altrettanto composte. Rischiamo il pandemonio. In tutto ciò l’attuale maggioranza pensa a insultare me. Per me non è un problema, “tanti nemici tanto onore”».