Il Pd di Renzi al 32%: corruzione e immigrazione danneggiano il premier

20 Giu 2015 7:22 - di Redazione

DaL sondaggio condotto nei giorni scorsi da Demos per l’Atlante Politico – e pubblicato su “La Repubblica” – emerge un Paese deluso. Matteo Renzi arretra vistosamente. Rispetto alle Europee di un anno fa. Ma anche rispetto agli ultimi mesi. Non per caso, le elezioni amministrative che si sono svolte nelle scorse settimane, in numerose regioni e città italiane, non sono andate bene per il Centrosinistra. Secondo 3 elettori su 4, avrebbero indebolito il governo. Le stime elettorali, elaborate da Demos, lo mostrano in modo esplicito. Il Pd scende al 32%. Quasi 9 punti in meno rispetto alle Europee del maggio 2014. Ma 4 punti in meno anche rispetto al sondaggio dello scorso marzo. Si tratta del dato più basso da un anno a questa parte. Mentre il M5s tocca il livello più alto: il 26%. D’altronde, alle recenti elezioni regionali, dove non aveva mai brillato, ha conseguito un risultato considerevole.

Pd e M5s oggi appaiono più vicini. Gli altri seguono molto distanziati.

La Lega di Salvini e Forza Italia sono entrambi intorno al 14%, in competizione per la leadership della Destra. La rincorsa della Lega, dunque, sembra un po’ rallentata. Matteo Renzi, infatti, oggi è valutato positivamente da circa il 41 % degli elettori: 8 punti in meno rispetto a tré mesi fa. Ma oltre 30 rispetto a un anno fa. All’indomani del successo alle Europee. Resta, tuttavia, il leader più apprezzato, in Italia. Minacciato, però, da un sentimento anti-politico diffuso. Non per caso, i personaggi politici che gli si avvicinano maggiormente – e che aumentano il loro grado di popolarità – sono Matteo Salvini (37%) e Beppe Grillo (31 %). Un sentimento di antipolitica spira forte contro Renzi, alimentato dai continui episodi di corruzione. Che, secondo il 47% degli elettori, oggi sarebbe più diffusa rispetto ai tempi di Tangentopoli. Solo il M5s non sembra infettato questo male oscuro. E ciò contribuisce a spiegare la crescita dei consensi nei suoi riguardi.

Corruzione e immigrazione i due buchi neri di Renzi

Oltre metà degli italiani, il 51 %, pensa che sia opportuno “respingerli” piuttosto che “accoglierli” (41%). Mentre gran parte degli intervistati si sente minacciata, comunque: disturbata, dagli “altri”, che stanno ai margini delle nostre città. Quasi il 70%, infatti, vorrebbe che i campi Rom venissero (eufemisticamente) sgombrati. Queste ombre “minacciose” rendono il clima d’opinione particolarmente sfavorevole nei confronti della politica.

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