Renzi fa lo “sciacallo” politico con la Grecia e si accoda agli eurocrati

20 Giu 2015 17:01 - di Mariano Folgori

Renzi pretende di fare il professorino con i greci e si accoda al pensiero unico degli burocrati Ue. Ecco infatti che cosa Renzi fa sapere attraverso la sua enews:  «Tutti stiamo lavorando per dare una mano al governo Tsipras. L’impegno europeo, tuttavia, deve essere accompagnato da uno sforzo vero di riforme che Atene può e deve fare. Noi vogliamo che la Grecia resti nell’Euro e stiamo facendo di tutto perché ciò si verifichi. Anche i greci devono, però, fare la loro parte». Rilasciare simili dichiarazioni nelle ore  più dure del negoziato tra Atene e la Ue significa dare un colpo alle spalle di un governo amico. Se non è “sciacallaggio” politico, quello di Renzi,  poco ci manca.  Ecco infatti che cosa scrive scrive il ministro delle Finanze greco, Yanis Varoufakis in un articolo sull’Irish Times: «All’Eurogruppo di giovedì scorso ho presentato la nostra ampia agenda di riforme , assieme a uno swap sul debito che permetterebbe alla Grecia di tornare sul mercato dei capitali». Il ministro poi  aggiunge:  «Purtroppo, la mia presentazione è stata accolta da un silenzio assordante. Eccetto il giusto intervento di Michael Noonan, tutti gli altri interventi hanno ignorato le nostre proposte e ribadito la frustrazione dei ministri che la Grecia … non aveva proposte». Non è carino, da parte del premier di un Paese che ha patito (e che patisce) la stessa oppressione finanziaria ed eurocratica dei greci, accodarsi al coro dei severi censori di Atene. Evidentemente Renzi spera di ottenere peso politico atteggiandosi a primo della classe nei confronti di un popolo che vive il  momento più drammatico della sua storia recente.

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