Tutti contro De Luca, i cittadini in piazza: “Vattene subito a casa”

29 Giu 2015 14:43 - di

Tutti in piazza contro Vincenzo De Luca: «Vattene a casa». Il governatore della Campania non accetta di fare un passo indietro e presenta il ricorso al tribunale civile di Napoli. L’obiettivo è quello di ottenere un provvedimento che interrompa la sospensione del suo incarico, disposta secondo la legge Severino dalla presidenza del Consiglio dei ministri. L’intenzione di De Luca sarebbe quella di puntare a un pronunciamento d’urgenza, ex articolo 700. Ma la sua iniziativa non piace e il governatore deve fare i conti la rabbia dei cittadini. I napoletani hanno, infatti, improvvisato davanti al Consiglio regionale una protesta contro il neo governatore.

De Luca, le polemiche non si fermano

Le polemiche sono accese e non accennano a placarsi. «Il caos regna sovrano. Questo si ritrovano i campani. A quasi un mese dalle elezioni – dice Mara Carfagna, portavoce di Forza Italia alla Camera – l’unico risultato che Matteo Renzi, segretario del Pd, ha fatto ottenere alla Campania è un governatore che corre a presentare un ricorso contro la sospensione che Renzi ha firmato, un Consiglio regionale che si è visto sconvocare la prima seduta e una manifestazione di protesta contro il neo governatore. Un risultato da record in così poco tempo. Di fatto però il nuovo governo della Campania non parte e con lui si fermano anche tutti i provvedimenti di cui la Regione ha bisogno. La mancanza di una guida rischia di bloccare la Campania che invece deve essere presa per mano e portata verso l’uscita dalla crisi economica, verso un’efficienza dei servizi e verso una sempre maggior attenzione ai cittadini. Grazie Renzi per averci regalato un bel periodo di vuoto e di caos istituzionale». Paolo Russo, parlamentare e coordinatore cittadino a Napoli di Forza Italia assicura che  le opposizioni di centrodestra non escludono «altre iniziative di tipo giuridico. Sarà messa in atto qualsiasi iniziativa nell’interesse dei campani. Hanno diritto a un governo regionale che sia autorevole e certo il Pd e Renzi non l’hanno determinato». Mentre per Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera del M5S, «la Campania rischia il commissariamento. De Luca non andava candidato è stato candidato ed eletto uno che dopo aver fatto per trent’anni il sindaco di Salerno voleva il giocattolo della Regione».

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