A Verona si disinnesca un ordigno bellico: saranno 27mila gli evacuati
Verona è in fibrillazione. Mezza città sarà infatti evacuata per rimuovere e far brillare un ordigno bellico. Come dire che, a più di settant’anni dalla sua, fine la II guerra mondiale bussa ancora alle nostre porte. Soprattutto a quelle dell’Italia del Nord vittima, nell’ultimo periodo bellico, non solo di una sanguinosa guerra civile, ma anche dei bombardamenti a tappetto operati dai bombardieri alleati. Ma ecco cosa accadrà nella città scaligera: una complessa operazione di evacuazione per un totale di circa 27.000 persone, fra residenti e turisti. Insomma, una domenica particolare quella che sarà vissuta domani da Verona con il via alle operazioni di disinnesco di una bomba d’aereo, risalente al secondo conflitto mondiale, scoperta nelle viscere della città, in un cantiere aperto da poco nel centro storico.
Ordigno bellico americano
L’intervento, condotto dal nucleo artificieri dell’Esercito, comincerà alle 8 del mattino e si potrarrà per diverse ore. Nella zona ‘rossa’, quella più vicina alle operazioni, saranno interessate dallo sgombero obbligatorio delle case 13.500 persone; altrettante risiedono nella zona ‘arancione’, posta in un raggio tra 700 e 1000 metri dal luogo del disinnesco. Qui l’evacuazione da case e alberghi è consigliata dalla Protezione Civile, ma non obbligatoria. Per gli ‘sfollati’ è stato creato un centro di accoglienza nei padiglioni della Fiera. L’ordigno è stato rinvenuto casualmente all’interno dell’area dell’ex Arsenale austriaco, in via dei Cappellini, nel corso dei lavori di scavo per la realizzazione delle strutture per alcuni parcheggi. Una volta disinnescata, la bomba verrà fatta brillare, in sicurezza, presso l’aeroporto civile di Boscomantico (Verona), nella mattinata di lunedì.