Autisti Atac in piazza contro «Marino-Pinocchio»: non credono alla “Fase 2”

29 Lug 2015 11:35 - di Viola Longo
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In piazza per dire no al piano di privatizzazione e ricordare che il trasporto pubblico romano ha bisogno di interventi immediati. All’indomani della nomina del nuovo assessore ai Trasporti, Stefano Esposito, gli autisti dell’Atac non fanno alcuna apertura di credito alla cosiddetta “Fase 2” della giunta di Ignazio Marino e anzi tornano a protestare in Campidoglio, dove danno vita a un “assedio sonoro” al Palazzo Senatorio.

Il no alla privatizzazione di Atac

In divisa, armati di fischietti, gli autisti hanno portato in piazza diversi striscioni. «Lavoratori e utenti a difesa della Roma-Lido», «Per nascondere la verità c’hai messo contro l’intera città», «False promesse e videomessaggi, son stati questi i veri disagi», si leggeva sui cartelli di protesta. «Il neo assessore Esposito ha detto che si prenderà tre mesi di tempo, ma tre mesi non ci sono», hanno spiegato i lavoratori, aggiungendo che «lui e “pinocchio” Marino vogliono dare Atac in pasto ai privati dopo averci fatto firmare un accordo vergognoso ma che prevedeva la permanenza di Atac in house fino al 2019: il trasporto è un servizio pubblico e ha bisogno di rimanere tale». «Il nostro obiettivo è che il servizio rimanga pubblico, Marino scenda e venga a parlare con noi lavoratori e utenti o riceva una delegazione, perché – hanno concluso – se è in buona fede è disinformato».

 

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