Berlusconi apre a sorpresa a Della Valle: «C’è bisogno di gente nuova»

3 Lug 2015 13:25 - di Redazione

Un Berlusconi a tutto gas apre a sorpresa al progetto politico di Diego Della Valle. “Evviva, c’è bisogno di gente nuova, Della Valle è un ottimo imprenditore ed è nuovo come politico”: il Cav plaude così a ‘Noi italiani’ del patron della Tod’s sottolineando che “Renzi è un professionista della politica”. Nei giorni scorsi Della Valle ha dichiarato che l’esperienza del governo Renzi è arrivata al capolinea e che arreca danni ingenti all’Italia. Berlusconi sembra deciso a mettere una pietra sopra ai dissapori del passato: in tal senso la comune avversione al renzismo si dimostra un valido terreno d’incontro tra lui e Della Valle.

«Renzi non sa risolvere i problemi del Paese»

Renzi, dice ancora Berlusconi, “ha iniziato prima di me e non vede la capacità di mettere in conto dei provvedimenti in grado di risolvere i problemi della gente e avviare il Paese verso uno sviluppo”. “C’è il 50% di persone che non va più a votare, sono delusi, sfiduciati e rassegnati. Vedono che tutti questi in politica hanno un qualcosa che non corrisponde alle esigenze di una conduzione diversa del Paese”.  “Credo che il futuro non possa che essere portato avanti con successo da gente che viene dalla vita vera e non da chi fa la politica di mestiere e che pensa al proprio personale interesse a dispetto di quello di tutti – ha concluso Berlusconi – Io credo ci sia bisogno di avere più persone come Della Valle che decidano di dedicarsi al bene del proprio Paese portando in questa nuova attività tutta la loro capacità ed esperienza. Della Valle è senz’altro il numero uno”.

«Per vincere, basterebbe solo spingere la gente a votare»

Tema delicato è poi quello della costruzione di un fronte alternativo a Renzi. “A me basterebbe convincere tutti quelli che non votano ad andare a votare”: così Silvio Berlusconi ha replicato a chi gli ha chiesto se riuscirà a ricompattare il centrodestra. “Io – ha sorriso il leader di Forza Italia – volevo fare un altro partito, ma poi se ve lo dico lo scrivete… Era una battuta!”.

 

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