Europarlamento, Tsipras accolto come una star da destra e da sinistra

8 Lug 2015 12:12 - di Mauro Achille

Clima da standing ovation per Alexis Tsipras nell’aula del Parlamento europeo. Al suo ingresso alla plenaria dell’Europarlamento a Strasburgo il premier greco è stato accolto da applausi e urla di incitazione. Molti lo hanno atteso per stringergli la mano, scattare foto e selfie. “La mia patria si è trasformata in un laboratorio sperimentale di austerità, ma l’esperimento non ha avuto successo”, ha detto il capo del governo greco nel suo discorso rivolto agli europarlamentari. “Rivendichiamo un accordo con i nostri alleati – ha aggiunto – che ci porti direttamente fuori dalla crisi, che faccia vedere la luce a fine del tunnel”.

Tsipras: La crisi greca è una debolezza dell’euro

Secondo Tsipras la nuova proposta di Atene per la ristrutturazione del debito “non è disegnata per mettere del peso extra sui contribuenti europei”. Ma subito dopo il premier greco ha precisato: “L’Europa si trova ad un incrocio importante, la cosiddetta crisi greca è una debolezza dell’area euro. E’ un problema europeo e non solo greco. Per una problema europeo serve una soluzione europea. Ci assumeremo la nostra responsabilità storica”. Al discorso del premier greco ha replicato con durezza il leader del Ppe, Manfred Weber, vicino alla cancelliera Angela Merkel. “Con il referendum lei ha distrutto la fiducia in Europa”, ha detto. “Lei ha un bliancio catastrofico, non rappresenta la speranza”, ha aggiunto. Sull’uscita della Grecia dall”Europa si è invece pronunciato in modo netto il Pse.

Il Ppe critica duramente il discorso di Tsipras

“Per noi socialisti l’Europa senza la Grecia non esiste” e anche se “lei non appartiene al mio partito, noi socialisti non accetteremo mai un Grexit”. Così Gianni Pittella, presidente del gruppo dei socialisti europei, a Tsipras. “Ci opponiamo a speculatori politici, dobbiamo fare di tutto per salvare la Grecia e salvare l’Europa”. Secondo Nigle Farage, leader euroscettico dell’Ukip ,”Il continente europeo è diviso tra nord e sud: c’è un nuovo muro di Berlino che si chiama euro. In questi anni di austerità, niente ha funzionato: sarebbe assurdo continuare su questa rotta”.

 

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