Fassina elogia Tsipras e scalcia Renzi: «Prono alla Merkel. È peggio di Monti»

7 Lug 2015 15:34 - di Redazione

Un calcio a Renzi e un elogio a Tsipras. Ecco che, puntuale,  arriva l’attacco di Fassina: “Il governo italiano è stato particolarmente subalterno alla Germania. Non pensavamo che Monti potesse essere scavalcato in questa classifica”. Fresco di fuoriuscita dal Pd e galvanizzato dal successo di Tsipras, l’ex viceministro si toglie un sassolino dalle scarpe e spiega che: “l’operazione verità che avrebbe dovuto fare il governo italiano durante il semestre di presidenza Ue è semplice: riconoscere che l’Eurozona, dentro l’agenda mercantilistica orientata dall’interesse nazionale tedesco fa naufragio”. Ottima deduzione, se non fosse che anche lui non brillò certo negli anni passati per l’opposizione ai voleri degli euroburocrati. Voleri, tra l’altro, con i quali sarebbe andato a braccetto nella sua precedente mansione di funzionario del Fondo monetario internazionale. Ma tant’è, megli tardi che mai.

Ora Fassina si accorge della subalternità

“E’ evidente che la Grecia aveva problemi molto seri prima di entrare nell’euro, prima della crisi del 2008-2009. Ma il punto è che la medicina che è stata somministrata in dosi massicce ha aggravato la malattia, ed è la stessa medicina che viene somministrata a tutta l’Eurozona”, spiega Fassina sottolineando le “parole preoccupanti che vengono ancora oggi da Berlino e Bruxelles” e osservando come il referendum in Grecia “metta sul tavolo l’opportunità per l’Italia di fare un’operazione verità sull’eurozona”. Appunto. Operazione verità che dovrebbe fare anche e fino in fondo il rampante Fassina ricordando, ad esempio, “i problemi molto seri” che aveva pure l’Italia di Romano Prodi che a tutti i costi, facendoci pure pagare una tassa, ci volle precipitare nell’euro. E perciò nel dramma che oggi ancora stiamo vivendo.

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