Legge Severino, reintegrato il sindaco di Pietrasanta Massimiliano Mallegni

16 Lug 2015 16:23 - di Redazione

Sospeso dalla interpretazione della legge Severino e reintegrato dal giudice. Il percorso politico di Massimiliano Mallegni, Forza Italia, non è mai stato facile. Ma un sassolino dalla scarpa se lo è ora tolto il neo rieletto sindaco di Pietrasanta. Il Tribunale civile di Firenze ha infatti accolto il ricorso d’urgenza presentato dai legali di Mallegni che era stato sospeso, a pochi giorni dall’elezione, in base, appunto, alla legge Severino. “Da mezz’ora sono stato reintegrato nella pienezza delle mie funzioni di sindaco. Un giudice serio, ha impiegato qualche giorno per studiare il provvedimento e mi ha reintegrato. Forse prima di sospendermi si doveva impiegare un po’ più di tempo per approfondire la legge”, ha voluto chiosare, non senza ironia, Mallegni. La sospensione di Mallegni, eletto al ballottaggio del 15 giugno scorso contro il candidato di centrosinistra, è durata perciò 13 giorni. A difesa e sostegno del sindaco era sceso in strada, alcuni giorni fa, anche un gruppetto di cittadini che avevano percorso in silenzio il centro storico. “Questa vicenda – osserva Mallegni – non archivia quella che sarà la mia azione politica. Questo paese deve cambiare profondamente: il popolo deve poter tornare a contare“. Soddisfatti i legali. In una dichiarazione essi hanno ravvisato infatti come il Tribunale di Firenze abbia “ravvisato la fondatezza del ricorso ed anche l’urgenza di sospendere il provvedimento fissando al contempo udienza di discussione, sul merito del ricorso, per il 12 agosto”. E l’avvocato Sandro Guerra, legale del sindaco Massimo Mallegni ha poi aggiunto: “Ancora una volta rilevo che tutte le volte che Mallegni finisce di fronte ad un giudice qualcuno condivide le nostre tesi”. Nel ricorso, i legali chiedono che venga riconosciuta l’incostituzionalità della Legge Severino e la sua non applicabilità al sindaco di Pietrasanta. “Il tribunale di Firenze – ha detto Guerra – ha intanto riconosciuto l’astratta fondatezza del ricorso e le ragioni di urgenza, emettendo il provvedimento di sospensione”.

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