Nottata di “fuochi” e petardi: No Tav all’assalto di cantieri e poliziotti
Hanno raggiunto la zona del cantiere della Torino-Lione, a Chiomonte, poi i No Tav hanno iniziato a creare scompiglio, nella notte, maanifestando in Val Susa contro la nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità. I manifestanti, alcune centinaia, hanno lanciato fuochi d’artificio a cui le forze dell’ordine hanno risposto con alcuni lacrimogeni. “I popoli in rivolta scrivono la storia, No Tav fino alla vittoria”, lo slogan intonato dagli attivisti che si oppongono al “supertreno” lungo i sentieri che da Giaglione portano attraverso i boschi al cantiere della Tav. I manifestanti hanno realizzato alcune barricate artigianali per contrastare una eventuale avanzata delle forze dell’ordine, che presidiavano la zona. La “passeggiata notturna al cantiere”, come viene definita la manifestazione dai No Tav, rientra tra le iniziative del movimento che da alcune settimane ha ripreso la protesta in Val Susa. Di scontri veri e propri, non ce ne sono stati, e nel cantiere le attività sono continuate regolarmente. Ma nei giorni scorsi si erano susseguite le dimostrazioni rumorose e i tentativi di forzare o aggirare i cordoni delle forze dell’ordine. E sulla strada che porta al cantiere sono anche spuntati chiodi a tre punte, che hanno danneggiato le gomme delle auto di alcuni operai. I manifestanti, secondo quanto appreso, non sono riusciti ad avvicinarsi alle reti del cantiere della Torino-Lione. E, dopo un fitto lancio di petardi e fuochi d’artificio, sono stati allontanati dalle forze dell’ordine – che avevano risposto con alcuni lacrimogeni – uscite dal cantiere. I No Tav hanno poi fatto rientro verso Giaglione, da dove ieri sera erano partiti in corteo.