Ecco perché la nuova tassa sui condizionatori non è una bufala
Nonostante le smentite della propaganda renziana, la tassa sui condizionatori purtroppo esiste. Non è una bufala, come confermano le lettere che stanno arrivando ai cittadini da parte dei Comuni. (Leggi la testimonianza diretta del giornalista Davide Giacalone su Libero). Dopo giorni di polemiche e di confusione, venerdì 24 luglio è arrivata la precisazione (nessuna smentita quindi) da parte del ministero dello Sviluppo economico. La tassa riguarda solo gli impianti oltre i 12 kw che sono quelli che servono a raffreddare ambienti oltre i 160 mq ed è stata introdotta in forza di una direttiva europea nel 2013 dal governo Monti. Quindi, secondo il ministero, la maggioranza degli italiani non dovrà pagare tasse ulteriori perché «la maggior parte dei condizionatori non ha l’obbligo del libretto di impianto e manutenzione in quanto non supera la potenza di 12kW».
Condizionatori: Federconsumatori all’attacco
Di avviso completamente diverso le associazioni dei consumatori. «Già oggi – si legge in una nota di Federconsumatori e Adusbef – sono molte le famiglie direttamente interessate (basta avere 3 o 4 climatizzatori con potenza oltre 12kw). In maniera indiretta, invece, saranno coinvolte tutte le famiglie: ristoranti, pub, esercizi commerciali, supermercati, uffici, ma anche ospedali, case di cura, stazioni, aeroporti, tutte le attività ed i locali che hanno un impianto di condizionamento finiranno per scaricare sui cittadini le maggiori spese a cui saranno sottoposti. Le ricadute saranno di circa 180 Euro a famiglia. È evidente, quindi, che tale norma va soppressa. Federconsumatori e Adusbef sono determinate nel mettere in atto ogni iniziativa utile a far sì che questo ennesimo onere a carico dei cittadini venga eliminato».
Condizionatori: è già arrivata la richiesta di pagare la tassa
E che la nuova tassa sia vera e incombente possono già testimoniarlo i cittadini romani. In questi giorni il Comune di Roma ha iniziato una campagna di controllo e monitoraggio richiedendo l’invio della «”dichiarazione di avvenuta manutenzione” alla società ATI CON.TE., insieme al pagamento di un bollettino postale (o bonifico) in funzione della potenza dell’impianto». I cittadini che hanno impianti superiori ai 12 kw «dovranno rivolgersi ad un tecnico di fiducia, in possesso di specifica abilitazione per impianti frigoriferi, per redigere l’apposito rapporto di efficienza energetica, da inviare con cadenza quadriennale (potenza termica inferiore a 35 kW) o biennale (potenza termica uguale o maggiore di 35 kW) alla ATI CON.TE». Ai cittadini interessati un consiglio: fatevi rimborsare da chi continua a scrivere che la tassa sui condizionatori è una bufala.